La Nato ammette di aver ucciso alcuni civili nel suo ultimo raid su Tripoli. Forse un malfunzionamento tecnico, si legge nel comunicato uscito in tarda serata sul sito dell’Alleanza. E’ l’epilogo di un intervento che, stando al regime libico, ha provocato la morte di 9 persone, fra cui due bambini, e il ferimento di altre 18. Tutti civili. Il generale Charles Bouchard, il comandante in capo dell’operazione Unified Protector, ha detto che l’Alleanza “esprime il proprio rammarico per la perdita di vite innocenti”, ribadendo che nell’attuale campagna è sempre stata posta la massima attenzione nel “condurre attacchi contro un regime deciso a usare la violenza contro i propri cittadini”.
Libia, civili uccisi in raid: Nato ammette errore
La Nato ammette di aver ucciso alcuni civili nel suo ultimo raid su Tripoli. Forse un malfunzionamento tecnico, si legge nel comunicato uscito in tarda serata sul sito dell’Alleanza. E’ l’epilogo di un intervento che, stando al regime libico, ha provocato la morte di 9 persone, fra cui due bambini, e il ferimento di altre […]
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