Melania Rea: sconcerto a Frattamaggiore, Parolisi unico indagato

A Frattamaggiore (Napoli) quasi tutti non fanno che ripetere la stessa cosa: “Salvatore Parolisi è un bravo ragazzo, non può essere stato lui ad uccidere sua moglie”. Il paese dove Parolisi è nato si stringe intorno al militare oggi indagato per omicidio volontario della moglie Melania. I commercianti lungo via Massimo Stanzione, la strada dove […]

A Frattamaggiore (Napoli) quasi tutti non fanno che ripetere la stessa cosa: “Salvatore Parolisi è un bravo ragazzo, non può essere stato lui ad uccidere sua moglie”. Il paese dove Parolisi è nato si stringe intorno al militare oggi indagato per omicidio volontario della moglie Melania. I commercianti lungo via Massimo Stanzione, la strada dove la famiglia Parolisi vive, difendono Salvatore. Solo qualche voce è discordante e, quasi sorridendo, dice: “L’abbiamo sempre saputo che è stato lui”. L’ultima volta che Salvatore è stato visto, è stato sabato mattina. “Portava la bimba a passeggio, con il carrozzino – racconta Pasquale, titolare di una pescheria proprio di fronte a casa di Parolisi – conosco Salvatore da molti anni, è un bravissimo ragazzo, non può essere stato lui. Secondo me è tutta opera di un maniaco, lui non c’entra. Per non parlare dei genitori, persone bravissime ed umili. Il papà si sveglia ogni mattina quando è ancora buio per andare a lavorare la terra. Ai figli hanno insegnato i principi sani della vita”. Salvatore, la sua Frattamaggiore, sembra che in questi giorni non la frequentasse affatto. Nessuno lo ha visto in un bar, né in pizzeria. “Stanno perdendo solo tempo, io metto la mano sul fuoco per quanto riguarda l’innocenza di Salvatore”, dice Giovanni. Stesse parole anche quelle della signora Anna, titolare di un negozio di bibite: “E’ stata una decisione affrettata, non hanno trovato altre strade da percorrere e se la sono presa con lui”.

Salvatore Parolisi è al momento l’unico indagato per l’omicidio della moglie Melania Rea. Nell’invito a comparire venerdì pomeriggio alle 16:30 in procura ad Ascoli Piceno, l’uomo risulta indagato per l’omicidio volontario aggravato della coniuge, avvenuto “fra Ascoli Piceno, Folignano (dove la famiglia risiedeva ndr), Colle San Marco e comunque Ripe di Civitella del Tronto”, in provincia di Teramo. Stando a quanto si è appreso, la svolta nelle indagini non é maturata grazie ad un elemento nuovo, decisivo, raccolto dagli investigatori, ma dopo una rivalutazione complessiva degli elementi indizianti a carico del vedovo, incrociando gli esami medico legali, il traffico delle celle telefoniche, i test sui reperti esaminati dai carabinieri del Ris, le oltre 30 testimonianze verbalizzate fra chi il 18 pomeriggio, giorno della scomparsa di Melania, si trovava a Colle San Marco. L’invito a comparire poggia sulla valutazione delle dichiarazioni rese da Parolisi nelle precedenti audizioni, come persona informata sui fatti, alcune delle quali contraddittorie e lacunose, ma è anche un atto dovuto per consentire alla procura ulteriori accertamenti senza incorrere in errori procedurali. Sarebbero queste le ragioni che hanno spinto i sostituti procuratori ascolani Umberto Monti, Carmine Pirozzoli, Cinzia Piccioni ed Ettore Picardi a firmare l’iscrizione nel registro degli indagati. Una scelta che consentirà ai pm di disporre ulteriori accertamenti sull’omicidio di Melania, accertamenti che se condotti in assenza di questo “atto dovuto” potrebbero essere inutilizzabili nell’eventuale processo. I magistrati hanno ponderato a lungo questa mossa, dopo aver più volte riletto le dichiarazioni rese da Parolisi durante le tre audizioni ad Ascoli e Castello di Cisterna, confrontandole con la mole di testimonianze e i risultati degli accertamenti medici, tecnici e scientifici che man mano sono stati trasmessi alla procura. Gli inquirenti, sembra di capire, non avrebbero ancora raggiunto la piena certezza che Melania non sia mai stata a Colle San Marco, né che Salvatore si sia recato nel Bosco del Casermette, dove la giovane donna è stata uccisa il giorno stesso della scomparsa, per essere ritrovata poi il 20 aprile grazie ad una telefonata anonima fatta da un uomo al 113 di Teramo. Quando Parolisi è stato invitato a comparire gli è stato assegnato un difensore d’ufficio, l’avv. Carlo Grilli: può decidere con i suoi legali, gli avv. Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, di accogliere l’invito e rispondere alle domande dei dei pm, ma anche di non presentarsi affatto, o di avvalersi della facoltà di non rispondere. Barricato in casa, da ore. Sono i vicini a confermare che Salvatore Parolisi è nell’abitazione dei suoi genitori, a Frattamaggiore (Napoli). Poco fa si è affacciato il papà Pasquale, ma solo per chiudere le imposte. Inutile bussare alla porta: nessuna risposta. A rispondere a telefono è la mamma, poche parole, sempre le stesse, ‘Salvatore e’ uscito” e poi la comunicazione viene interrotta. Ma i vicini confermano “lo abbiamo visto pochi minuti fa, stava parlando al telefono”.

4 risposte a “Melania Rea: sconcerto a Frattamaggiore, Parolisi unico indagato”

  1. Sospetto ha detto:

    Non si può negare che la mia sensazione di piena colpevolezza di Salvatore fosse fondata. Intanto è arrivata l’iscrizione ufficiale nel registro degl’indagati del Parolisi, fra qualche tempo, speriamo solo alcuni giorni, giungerà anche l’arresto, quando saranno a disposizione degl’inquirenti tutti i risultati dell’inchiesta.

  2. Francesco torcia ha detto:

    salvatore parolisi…x gli amici si chiama BUSTA DI LATTE…perchè è buono come il latte

  3. Francesco torcia ha detto:

    salvatore parolisi è innocente……presto lo vedrete

  4. Francesco torcia ha detto:

    salvatore parolisi è innocente……presto lo vedrete

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