Il settore dei concerti di musica popolare dal vivo in Italia tiene per un soffio (+0.62%) – con gli U2 al top e Ligabue che supera Vasco – serve un aiuto importante dalle istituzioni: è questo in sintesi il messaggio lanciato dal rapporto Assomusica 2010 ‘L’Italia dei concertì. Il dato della crescita contenuta, in controtendenza rispetto a quello Siae relativo alla musica leggera (-4,35%), è dovuto al fatto che l’indagine Assomusica si attesta solo sulle imprese associate su tutto il territorio nazionale, che coprono circa l’80% dei concerti dal vivo. Secondo il rapporto, nel 2010 la spesa al botteghino è cresciuta poco, solo dello 0.62% (178 milioni di euro) rispetto al +7.88% del 2009, al +4.13% del 2008 e al +15.6% del 2007. Resta fermo a 5.3 milioni il numero degli spettatori, 5.3 milioni, lo stesso del 2009, mentre cresce dell’1.20% il prezzo medio del biglietto (33.84 euro), e il numero degli eventi 2010 (3.138, di cui 1610 concerti e ben 1528 Musical e altre produzioni), con un incremento del 23.93% sul 2009. “Il numero degli spettacoli è cresciuto perché è stata messa in campo una diversificazione per tamponare il fermo del mercato”, dice il presidente Assomusica Andrea Bellucci che aggiunge “quest’anno abbiamo tenuto ma l’anno prossimo avremo grandi difficoltà. Molte manifestazioni nel 2011 non hanno trovato asilo perché penalizzate dall’ultima finanziaria. Serve che le istituzioni ci aiutino con una legge di settore, bisogna credere nella cultura come ad un mezzo di sviluppo. Nella regione Umbria, ad esempio, per ogni euro speso per Umbria Jazz, ne ritornano sei al territorio”. Andando nello specifico del rapporto Assomusica 2010 – che presenta il quadro di oltre il 90% dei concerti di musica dal vivo e di musical a pagamento che ogni anno si tengono in Italia – si scopre che sono ancora una volta gli U2 i re del box office: l’8 ottobre all’Olimpico di Roma hanno incassato più di 6 milioni di euro; la band di Bono Vox occupa anche il secondo posto con il concerto del 6 agosto all’Olimpico di Torino (2 milioni 970 mila euro circa) al terzo gli Ac/Dc (a Udine il 19 maggio 2010 hanno incassato 2 milioni 882 mila euro circa), al quarto Ligabue che il 16 luglio allo stadio Meazza di Milano ha totalizzato 2 milioni 619 mila euro circa. E il Liga è primo nella classifica Box office per venue, cioé la tenuta degli incassi su più date nella stessa città: il rocker di Correggio nelle due date al Meazza di Milano (16 e 17 luglio) ha incassato 4 milioni 742 mila circa. Al secondo posto Renato Zero (con otto concerti a piazza di Siena a Roma ha totalizzato 4 milioni 693 mila euro circa), al terzo sempre Liga (9 e 10 luglio, Olimpico di Roma, 4 milioni 159 mila euro circa). Al quarto, quinto e sesto posto Vasco Rossi che lo scorso anno aveva concerti indoor: in 8 date al Palaisozaki di Torino ha incassato circa 4 milioni di euro, nelle sette al Forum di Assago circa 3 milioni 783 mila euro, nelle 4 a Casalecchio di Reno circa 2 milioni 410 mila euro. Secondo Assomusica, infine, è Milano la capitale dei live 2010 con 1128 eventi, bene anche Bologna (111) che li ha raddoppiati rispetto al 2009. Roma (185) è quarta dopo Firenze (234 eventi), ma nel rapporto mancano i dati dell’Auditorium. La Lombardia è la prima regione per numero di spettacoli (474) e incassi (oltre 34 milioni). Al Nord i concerti sono stati 1076, al Centro 352 al Sud e nelle Isole 182.
Titti Santamato
Lascia un commento