Prosegue fino all’8 luglio a L’Aquila presso il Chiostro dell’ex Convento di San Domenico la mostra fotografica “Ashby e l’Abruzzo, immagini e memoria 1901/1923”. Si tratta di 54 fotografie, scattate all’inizio del secolo scorso, dall’archeologo inglese Thomas Ashby, che rappresentano lo spaccato di un Abruzzo interno contadino, di indubbio valore storico e sociale.
Le immagini di Ashby, infatti, testimoniano di uomini e luoghi abruzzesi dell’inizio del secolo scorso. E se molto si potrebbe dire dei mutamenti antropici intercorsi da allora, va detto per contro che buona parte di quei luoghi fotografati sono rimasti pressoché intatti, fino al terremoto del 2009. Si tratta di un’occasione per vedere, com’era L’Aquila di una volta.
Dopo il tour abruzzese dei prossimi mesi, che toccherà le tappe di Pescara a luglio, Sulmona ad agosto, Chieti ad ottobre, e Teramo a dicembre, la mostra tornerà definitivamente a L’Aquila. L’intera collezione, costituita da circa un centinaio di fotografie, sarà infatti donata al Comune dell’Aquila e diventerà un’ esposizione permanente, come ha dichiarato l’assessore comunale ai Grandi Eventi Marco Fanfani.
Il materiale fotografico è stato raccolto in quattro anni di ricerche, grazie al lavoro della British School at Rome che lo ha catalogato, restaurato, digitalizzato e stampato al “carbone”, una tecnica antica che permette una riproduzione assolutamente fedele delle fotografie.
La mostra, inserita nel programma “Verso la Perdonanza”, è aperta tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00 e sta riscuotendo un buon successo di pubblico. Ieri pomeriggio a visitare la collezione fotografica è stata una delegazione del Rotary club aquilano, guidato dal presidente uscente, prof. Fabio Redi.
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