Nelle caldi notti d’estate, sono diverse le costellazioni in evidenza. A luglio spiccano lo Scorpione e il Dragone. Lo Scorpione può essere individuato guardando in basso sull’orizzonte verso Sud. Qui risplende la sua stella più luminosa, Antares, il cuore dello Scorpione. Antares significa “rivale di Marte” perché con il suo colore arancione, questa gigante rossa sembra proprio voler gareggiare con il pianeta rosso. A Ovest della testa dello Scorpione c’è la stella doppia Beta Scorpii e la stella variabile Delta Scorpii: in questi ultimi anni è stata più brillante di quanto non lo sia mai stata prima, infatti ha quasi raddoppiato la sua luminosità.
Spostando lo sguardo più in alto nel Cielo, è possibile osservare la costellazione del Dragone. Più di 4.000 anni fa, una delle stelle che la compongono, Alpha Draconis, indicava il Polo Nord celeste. Alpha Draconis non è difficile da individuare: si trova fra la coda dell’Orsa Maggiore e la testa dell’Orsa Minore.
Ancora più evidente è il cosiddetto triangolo estivo, un triangolo apparente che si forma unendo tre stelle alquanto luminose: Vega, Deneb e Altair. La più brillante delle tre è Vega: è anche la stella che ci appare più luminosa nel cielo d’estate; dista solo 27 anni luce. Altair si trova invece a meno di 17 anni luce di distanza. Ha un diametro di 2 milioni di chilometri e ruota su se stessa in circa 6 ore e mezzo. La velocità di rotazione all’equatore è di 2.400 chilometri al secondo, più veloce rispetto alla rotazione ai poli. Per questo Altair non è una stella dalla forma sferica ma appare deformata. Infine la terza stella del triangolo: Deneb in arabo la coda della gallina. Deneb è in effetti la coda della costellazione del Cigno. E’ una stella supergigante bianca: 70.000 volte più luminosa del Sole, con un diametro 60 volte quello della nostra stella.
Guardando verso Ovest è ancora ben visibile un’altra stella, Arturo: una gigante arancione 24 volte più grande del Sole, con un raggio di 20 milioni di chilometri.
Per concludere, verso sud-ovest prima della mezzanotte, segnaliamo Saturno, il pianeta gigante gassoso del Sistema solare famoso per gli anelli, frammenti ghiacciati di lune che non si sono mai formate o che si sono disgregate nel corso del tempo per effetto degli impatti e delle forze mareali.
Luca Nobili-Inaf
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