“Ci dispiace, dal punto di vista umano, per i nostri concittadini coinvolti nella vicenda della permanenza nella caserma Campomizzi. Ma la disponibilità della struttura per l’Adsu è molto importante per dare risposte più puntuali agli studenti”. Lo ha detto il commissario straordinario dell’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adsu) dell’Aquila, Francesco D’Ascanio, nel commentare la vicenda legata alle proteste degli aquilani invitati dalla Sge (struttura per la gestione dell’emergenza) a lasciare la residenza universitaria (Campomizzi). “Il problema di cittadini che non hanno requisiti non può essere scaricato sull’Adsu e su altri soggetti che sono deputati a lavorare per assicurare risposte adeguate agli studenti che per la nostra città costituiscono una risorsa culturale ed economica”.
“Per il sistema città-università avere la disponibilità dell’intera struttura significa anche lanciare un segnale rassicurante agli studenti e, soprattutto alle famiglie dei prossimi immatricolati, sulla ripresa dell’offerta dei servizi in termini condivisi con le Istituzioni” ha aggiunto il commisario. D’Ascanio ha sottolineato che fino a quando l’ultimo cittadino aquilano ancora senza casa non avrà lasciato la residenza universitaria, l’Agenzia del demanio non potrà trasferire ufficialmente la disponibilità di ulteriori 140 posti letto all’Adsu.
Per ora l’azienda può contare circa 250 posti.
Domani, lunedì 4 luglio, il commissario incontrerà gli studenti per fare il punto della situazione.
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