Aruba va di nuovo in blocco

Dopo l’incendio alla webfarm di Arezzo dello scorso 29 aprile, il sito di hosting italiano Aruba e’ andato ancora una volta in tilt provocando le proteste di molti utenti Twitter. «Migliaia di utenti stanno contattando l’Adoc a causa del blackout dei server di Aruba. L’Associazione è pronta ad assistere tutti coloro che intendono ottenere il […]

Dopo l’incendio alla webfarm di Arezzo dello scorso 29 aprile, il sito di hosting italiano Aruba e’ andato ancora una volta in tilt provocando le proteste di molti utenti Twitter.

«Migliaia di utenti stanno contattando l’Adoc a causa del blackout dei server di Aruba. L’Associazione è pronta ad assistere tutti coloro che intendono ottenere il risarcimento del danno subito»: è quanto si legge in una nota dell’Adoc, l’associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori. L’Adoc ha attivato il suo pool di legali per valutare la possibilita’ di un risarcimento del danno subito dagli utenti.

Pronto ad intervenire anche il Codacons, che il presidente Carlo Rienzi sottolinea come “ancora una volta Aruba sta causando disagi ai propri clienti. Inviatiamo i cittadini ad aderire attraverso il blog www.carlorienzi.it alla protesta contro il provider. Già da oggi il Codacons avvierà le procedure per richiedere all’azienda il risarcimento danni”.

L’assistenza di Aruba.it ha pubblicato un avviso due giorni fa nel quale spiegava che “nella notte tra il 6 ed il 7 luglio è previsto un intervento di aggiornamento sui sistemi di Aruba. L’intervento potrebbe determinare l’irraggiungibilità dei siti e momentanee interruzioni della disponibilità dei Pannelli di Controllo relativi ai vari servizi”. I disagi però sono avvenuti stamani, un giorno dopo il periodo segnalato dalla piattaforma. Un messaggio di aggiornamento informa che l’intervento di aggiornamento è terminato, ma non tutti i siti ospitati da Aruba sono tornati immediatamente online.

Non mancano le battute su Twitter, «Avete scoperto cosa è successo questa volta ad #aruba? terremoto, alluvione, tromba d’aria, tsunami?», «Aruba anticipa l’Agcom rendendo inaccessibili milioni di siti italiani», «Oggi pomeriggio il PIL italiano guadagnerà un +2% grazie ad #Aruba» e «Senza #Aruba e senza #Berlusconi: ma di cosa parlereste tutti i giorni! Pentitevi!!», «Per un attimo avevo visto il sito online e già ero pronto ai festeggiamenti alcolici. E invece la crisi di #aruba continua»

Tuttora non si conoscono i motivi di questi disagi, nessuna comunicazione ufficiale, solo ipotesi…

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