“Le scuole dell’Aquila non hanno finanziamenti per la messa in sicurezza”: è questa la risposta-denucia del consigliere provinciale e dirigente comunale Pierpaolo Petrucci (Pd), al Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, che lunedì in Consiglio comunale straordinario rispondendo ad un interrogazione di Gian Paolo De Rubeis (Impegno per L’Aquila) sull’utilizzo dei 226 milioni di euro dei fondi CIPE avrebbe detto “tanto avete i MUSP quindi avete tutto”, come ha ricordato Stefania Pezzopane (Pd), Assessore al Diritto allo Studio e alle Politiche Sociali.
“Chiunque frequenta i MUSP sa che la ‘P finale’ indica moduli provvisori e non permanenti, con gravi problemi acustici e con una manutenzione più onerosa che per quelli in muratura”, ha denunciato l’Ass., nonché madre di una bambina che frequenta i MUSP, come ha più volte sottolineato.
I fondi della Delibera CIPE approvata il 29 giugno del 2009 immediatamente dopo il terremoto sono stati stanziati, come si legge nel documento, “al fine di sostenere la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici della Regione stessa danneggiati dagli eventi sismici”. Chiodi, invece, per Petrucci “li redistribuisce per tutta la Regione abruzzese lasciando all’Aquila solo 2 milioni di euro, “le briciole”, come ha detto Pezzopane. Non che L’Aquila non voglia pensare anche alle esigenze anche di altri luoghi: “Noi vogliamo mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici della Regione – ha detto Stefania Pezzopane – ma va fatto con i soldi della prevenzione del rischio sismico e non con quelli della ricostruzione”.
È stata così denunciata la sperequazione di soldi a scuole in zone in cui “non c’è stata nessuna lesione, come per molti comuni della costa teramana, pescarese e chietina” ha spiegato Petrucci. L’utilizzo di soldi destinati solo all’Aquila, ma sparsi per la Regione non è una novità. Simile è la mossa che pochi mesi fa il Comune aveva messo a nudo riguardo l’uso improprio dei soldi per la ferrovia, arrivati per L’aquila, ma poi dirottati verso altre mete abruzzesi. Ciò dipenderebbe a detta di Pezzopane da “un conflitto d’interessi di Chiodi tra il ruolo di Presidente della Regione e quello di Commissario per la Ricostruzione. Da Presidente è giusto che faccia le scuole in Abruzzo da Commissario è deprecabile”.
Per Pezzopane quella del Commissario è stata “un’uscita infelice”, così come lo è stata anche “l’esortazione al Comune, fatta sempre lunedì da Chiodi, a presentare i progetti in modo da poterli finanziare”, ha aggiunto. Ma le proposte di messa in sicurezza per il Comune ci sono. Petrucci ha ricordato che “la stima dei danni degli edifici pubblici è stata consegnata da Vladimiro Placidi (Assessore alla Ricostruzione dei Beni Culturali, ndr) alla Struttura Tecnica di Missione il 20 ottobre 2010”. La somma per il rifacimento di edifici, già individuati tra diversi edifici scolastici su cui intervenire subito, ammonterebbe a 57 milioni di euro.
Con quest’operazione, invece, Chiodi per l’Ass. vuole chiaramente “dare all’opinione pubblica l’impressione che le proposte noi non le facciamo e che L’Aquila ha avuto già troppo”.
Si tratterebbe per Vito Albano, capogruppo Pd al Comune di “un’azione legale sotto il profilo giuridico, ma non su quello etico e politico, che grida vendetta. C’è la volontà – ha aggiunto di farci rimanere nei MUSP”.
L’appello che è venuto questa mattina dal Comune è quello all’apertura di un tavolo di discussione e confronto sulla ricostruzione degli edifici scolastici, “anche con la presenza del Provveditorato perché si paventano dei tagli”, ha affermato Stefania Pezzopane. L’obiettivo finale non si riduce alla ricostruzione di quello che era, ma il Comune vuole pensare in grande. In particolare, l’Assessore ha illustrato la proposta di creare dei poli scolastici in cui localizzare la filiera educativa che va dall’asilo alla scuola media. L’ipotesi avanzata riguarda la Caserma Rossi, per la sua posizione adiacente al centro storico e al complesso scolastico già esistente di Colle Sapone. Stefania Pezzopane l’ha definito un “campus scolastico”, che aiuti a “pensare ad una città meglio organizzata, perché – ha aggiunto – una delle più grandi scommesse per la città è quella sui giovani, di scuole e università, da trattenere qui”.
La partita sulla scuola si gioca anche in Parlamento. È prevista infatti un’interrogazione parlamentare del Sen. Giovanni Lolli (Pd) sull’argomento per bloccare quella che l’Assessore ha definito “una mossa politica grave: quella di isolare L’Aquila”.
Lisa D’Ignazio
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