Arriva il pacchetto di modifiche del relatore alla manovra, Gilberto Pichetto Fratin, che contiene molte novità e riscrive alcune parti del decreto rafforzandone l’impianto. In particolare con la previsione del taglio alle agevolazioni fiscali da subito. Cosi’ dopo una giornata travagliatissima sembra sciogliersi anche il problema nato all’interno dello stesso Pdl sulle professioni. La soluzione tecnica sarebbe distinguere quelli che sostengono l’esame di Stato da chi non lo fa. E il Governo mette nero su bianco: dal 2013 privatizzazioni e liberalizzazioni. Viceversa ”tutto quello che non e’ vietato e’ libero”. E novità sono in arrivo anche su pensioni, ticket sanitari, patto di stabilità e stock option.
“Le nuove Tasse introdotte, peseranno sensibilmente sui bilanci familiari già compromessi dalla grave crisi economica che attraversiamo e arrecheranno gravi disagi in particolare agli ammalati cronici e agli anziani” sostiene presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini. Il Governo, a mio avviso, dovrebbe adoperarsi maggiormente per evitare gli sprechi, per ridurre le liste d’attesa, per il riequilibrio tra la sanità pubblica e quella convenzionata e per il potenziamento della sanità territoriale.
Ecco in sintesi alcune delle novità introdotte nella manovra
TICKET DA SUBITO: Ticket di 10 euro sulle ricette mediche e di 25 euro per gli interventi del pronto soccorso in codice bianco arriveranno dall’entrata in vigore della manovra, quindi gia’ da lunedi’.
SCATTA TAGLIO AGEVOLAZIONI: E’ il ”rinforzo” della manovra: sara’ tra il 5 e 20 per cento. Attesi 4 miliardi per il 2013 e 20 miliardi di euro annui a decorrere dal 2014. Il taglio non sara’ attuato solo se entro settembre 2013 il Governo esercitera’ la delega per la riforma fiscale.
INDICIZZAZIONE PENSIONI: Sale dal 45 al 70% l’indice di indicizzazione delle pensioni medie, ammontanti a circa il triplo degli assegni minimi. Confermato la piena indicizzazione per quelle inferiori a quella soglia e l’azzeramento per quelle superiori a cinque volte il minimo.
PENSIONI, AGGANCIO AL 2013: Si anticipa al primo gennaio 2013 l’aggancio delle pensioni all’aspettativa di vita. Dal 2013 dunque l’incremento sara’ di 3 mesi.
PENSIONI ANZIANITA’: I lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione di anzianita’ nel 2012 dovranno posticipare di un mese il loro collocamento a riposo.
PRELIEVO 5-10% SU PENSIONI D’ORO: Contributo di solidarieta’ fino al 2014 per le cosiddette pensioni d’oro, cioe’ superiori ai 90 mila euro annui. Il contributo ammonta al 5% per la parte eccedente i 90.000 euro, e del 10% per la parte eccedente i 150.000 euro.
DA 2013 PRIVATIZZIAMO: Scatta dal 2013 il programma per la dismissione di partecipazioni azionarie dello Stato e di enti pubblici non territoriali. Il governo inoltre formulera’ alle categorie interessate proposte di riforma in materia di liberalizzazioni delle attivita’ economiche. Ma se cosi’ non fosse, trascorsi 8 mesi dalla data di entrata in vigore della manovra, ”cio’ che non sara’ espressamente regolamentato sara’ libero”
CAMBIA IMPOSTA DOSSIER TITOLI: Cambia l’imposta di bollo sul dossier titoli: sara’ di 34,20 euro per i depositi sotto i 50.000. Poi viene dettagliata in modo diverso negli anni successivi.
COMUNI VIRTUOSI, SI CAMBIA: Cambiano i criteri di virtuosita’ dei comuni per l’applicazione del patto di stabilita’ interno. Ci sara’ la ”convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard”. I Comuni dovranno associarsi.
STOCK OPTION: L’aliquota del 10% si applichera’ a tutta la perte eccedente la parte fissa della retribuzione.
AMMORTAMENTO A 2%: La quota di ammortamento finanziario deducibile non puo’ essere superiore al 2% del valore dei beni in concessione. Questo norme non si applicano ai concessionari di autostrate e trafori, per quest’ultimi l’intervento cambia e la percentuale di deducibilita’ delle quote del fondo di ripristino scende dal 5 all’1%.
ACCISE BENZINA: Gli aumenti delle aliquote delle accise disposte il 28 giugno 2011 ”restano confermate a decorrere dal primo gennaio 2012”.
FITTO,RAGGIUNTA INTESA SU ORDINI PROFESSIONALI – ”E’ stata raggiunta l’intesa tra maggioranza e governo sull’emendamento relativo alla liberalizzazione delle professioni”. Lo ha detto il ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, lasciando lo studio del presidente del Senato Renato Schifani dove sono rimasti i ministri Giulio Tremonti e Paolo Romani, insieme al relatore della manovra correttiva Gilberto Picchetto Frattin per gli ultimi ritocchi e per definire il nuovo emendamento sugli ordini professionali. Nel pomeriggio era in corso all’interno del Pdl una raccolta delle firme per protestare contro la manovra da domani al voto del Senato(al momento sarebbero circa un’ottantina). ”Fino a quando non verra’ tolta la norma che abolisce gli ordini professionali, noi il testo – assicura un avvocato del Pdl – non la voteremo mai dovesse anche cadere Tremonti”. Un’altra norma contro la quale si stanno alzando le barricate tra i berlusconiani e’ quella che renderebbe incompatibile l’incarico di parlamentare con quello di sindaco o di presidente di provincia. Solo alla camera gli ‘interessati’ sarebbero 9 presidenti di provincia e 6 sindaci. ”E state pur certi – si assicura ancora nel Pdl – che anche quella norma deve saltare se vogliono che votiamo la manovra”
Francesco Carbone
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