Le Figlie di Cristenzio, profumi, colori e suoni di Sicilia

Un nuovo autore agrigentino si affaccia nel panorama letterario è Giuseppe Zambito, insegnante di Siculiana. Ce lo propone la casa editrice Kimerik con la quale ha vinto la sesta edizione del concorso “Granelli di Parole” nella sezione racconti. “Le Figlie di Cristenzio e altri racconti” ci offre uno spaccato di una Sicilia che spazia dagli […]

Un nuovo autore agrigentino si affaccia nel panorama letterario è Giuseppe Zambito, insegnante di Siculiana. Ce lo propone la casa editrice Kimerik con la quale ha vinto la sesta edizione del concorso “Granelli di Parole” nella sezione racconti.
“Le Figlie di Cristenzio e altri racconti” ci offre uno spaccato di una Sicilia che spazia dagli anni Quaranta agli anni Settanta. L’autore fa muovere i personaggi dentro scenari ricchi di profumi, colori, suoni in un alternarsi di fatti ora drammatici ora ironici, con al centro sempre l’individuo con le sue debolezze, i suoi sogni e la sue delusioni. Dentro ogni racconto si possono cogliere con chiarezza i sentimenti che attraversano i protagonisti da cui lo stesso lettore viene coinvolto e affascinato.L’autore traduce in scrittura ricordi che non gli appartengono personalmente, ma che ha raccolto come eredità dai nonni materni Cristenzio e Giovanna. I personaggi vengono “disegnati” e fatti vivere con una capacità singolare dell’autore di giocare con le parole, come non mancano pure momenti di poesia e di divertimento.Nella prefazione del volume Simonetta Agnello Hornby così ci presenta l’autore: “Giuseppe Zambito, affabulatore naturale e attento osservatore, ci porta in una Sicilia antica densa di luci e di ombre, che sembra moderna, tale è la sua destrezza nel descrivere situazioni, personaggi e sentimenti che appartengono a tutti i tempi. I titoli sono intriganti e azzeccati: Le figlie di Cristenzio, La canna col cappello, La pupa di zucchero, La seconda morte, La poggia di carrube, La coppola sul letto, La ben levata, Il paradiso delle vedove; fanno sognare storie di amori e di odi, fatti di mafia, processioni sacre, ambizioni di padri padroni, soprusi dei potenti e sofferenze dei vinti. I racconti di Zambito sono da assaporare e da rileggere.”

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