Quel mandorlo di storia

 Di storia e di ricordi abbiamo più bisogno che mai, ora che la città è ancora un cumulo di macerie e si stenta a vedere un nuovo orizzonte. Esce pertanto provvidenziale questo nuovo, splendido lavoro di Errico Centofanti, dal titolo “fiorito” ed evocatore: “Quel ramo di Mandorlo”, dedicato alla storia del più famoso dei ristoranti […]

 Di storia e di ricordi abbiamo più bisogno che mai, ora che la città è ancora un cumulo di macerie e si stenta a vedere un nuovo orizzonte. Esce pertanto provvidenziale questo nuovo, splendido lavoro di Errico Centofanti, dal titolo “fiorito” ed evocatore: “Quel ramo di Mandorlo”, dedicato alla storia del più famoso dei ristoranti aquilani: Le Tre Marie, E “se la piú antica e miglior macchina del tempo è il ricordo –dichiara l’Autore – questo è un libro che con quella macchina ha qualcosa in comune: offre agli aquilani, ma non solo a loro, uno strumento per non dimenticare volto e anima della città che c’era fino al 6 Aprile”. Già presentato con grande consenso a fine giugno presso la “Sala Tre Marie” dell’Archivio di Stato, è ora la volta di un secondo momento di riflessione, alle 22 del prossimo 23 luglio, presso il Museo Genti D’Abruzzo di Pescara. L’opera, attesa dal pubblico dopo l’anteprima a Volta la Carta, fiera editoriale del maggio scorso svoltasi nel capoluogo, restituisce alla nostra città un pezzo di storia gloriosa, proprio nel momento in cui la memoria diventa parte fondante della sua  rinascita, con la storia della famiglia Scipioni e con i fatti e i personaggi che hanno segnato un’epoca, trasformando questo locale in un tempio di cultura e di trasmissione di valori insieme. Un luogo tra i più conosciuti e ambiti di quegli anni, la cui notorietà rimbalzava dalle selettive guide gastronomiche ai prestigiosi quotidiani come il “New York Times”. Modello d’avanguardia per quei tempi che oggi troverebbe riscontro nelle più sofisticate definizioni dell’alta gastronomia. A significare il legame profondo con la Madre Terra da cui provenivano gli ingredienti migliori della sua cucina, il capostipite degli Scipioni pose all’ingresso del locale, dove è sempre rimasto,  un ramo di mandorlo. Da qui il titolo del libro,  Quel Ramo di Mandorlo, quindi, per assaporare episodi di vita cittadina, dei celebri frequentatori che davano lustro al ristorante: Fellini, Zeffirelli, Pasolini, Giulietta Masina, il re Gustavo VI di Svezia e tanti altri esponenti del cinema, della politica, della letteratura, della pittura. Edito da One-Group, il libro racconta, pertanto, alla maniera “sapita” e sempre stimolante di Errico Centofanti, l’eredità di un modo di concepire la ristorazione, di cui si è fatto oggi custode Alido Venturi, l’imprenditore aquilano che ha rilevato il prestigioso marchio Tre Marie e il suo caratteristico locale per restituirlo a nuova vita. Errico Centofanti, giornalista e scrittore, è stato uno dei fondatori del Teatro Stabile dell’Aquila, che poi ha diretto per vent’anni. Autore di numerosi libri di ambientazione storico-letteraria, è stato direttore artistico dei festivals “La Perdonanza” dell’Aquila, “Rinascimenti” di Urbino, “Castel dei Mondi” di Andria e “Le Stelle della Grangia” dell’Abbazia di Fossanova nonché del settore spettacolo per il Settembre Dantesco di Ravenna. In occasione del tricentenario del sisma che aveva distrutto la città nel 1703, ha pubblicato il volume “La Festa Crudele”, che è un’ampia riflessione di antropologia culturale sui terremoti dell’Aquila e le loro conseguenze.

 Carlo Di Stanislao

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