Essere editore e scrittore non è semplice: ecco la sfida di Simone Di Matteo (Latina, 1984). Ormai giunto alla sua quinta pubblicazione con “La Venere Rea” può dichiararsi soddisfatto del lavoro svolto con impegno e caparbietà. Grazie al suo esordio da scrittore, Simone, ha ben compreso le problematiche attuali dell’editoria italiana soprattutto per la categoria degli esordienti che si ritrova spesso con un marea di proposte (a pagamento e non) ma senza garanzie di alcun tipo, neppure per il primo comandamento: credere nell’opera pubblicata. La Diamond consta di otto collane editoriali: “C’era una volta”, “Red Passion”, “Imago”, “Peolpe”, “Black Horse”, “Cocktail”, “Pillole”, “Frammenti”. Simone Di Matteo è stato molto disponibile nel rispondere ad alcune domande sulla casa editrice Diamond e sulla sua carriera da scrittore. Gli rivolgo dunque alcune domande alle quali volentieri risponde.
Che significato ha oggi il termine “cultura”?
“La parola cultura è parola complessa e che si declina fra storia, antropologia e filosofia. La cultura è qualcosa di essenziale per l’uomo, anzi è quel che rende umano l’uomo”.
Editore e scrittore. Quale dei due ruoli ti da maggiori soddisfazioni? Se dovessi scegliere una sola strada quale percorreresti tra le due?
“Finché posso cerco di portare avanti con passione e dedizione entrambi i due mondi, diversi seppur paralleli. Non abbandonerei mai la scrittura così come non potrei mai abbandonare l’editoria. Non riesco ad immaginare una scelta di questo genere. Non posso concepirla. Non
sarei più io e per me essere me stesso nel bene e nel male è essenziale. Naturalmente essere editore comporta rischi maggiori e grandi responsabilità, ma grandi sono anche le soddisfazioni che stanno arrivando”.
Cinque aggettivi su “La Venere Rea”.
“Non sono bravo a parlar bene di una mia opera. Anzi tutt’altro. Sono molto critico con me stesso. La “Venere Rea” è un libro che ha suscitato interesse ed è stato recensito da diversi ed è giusto lasciar parlare gli addetti ai lavori. Agli aggettivi che riporto seguiranno i link di chi ha recensito solo dopo averlo letto, il testo”.
DIRETTO http://www.newnotizie.it/2010/09/29/la-venere-rea-ultimo-romanzo-di-simone-di-matteo/;
APPASSIONANANTE http://strepitesti.blogspot.com/2011/07/la-venere-rea.html;
ORIGINALE http://www.italianotizie.it/?p=17794;
INTRIGANTE http://www.mangialibri.com/node/7830;
POETICO http://www.ilrecensore.com/wp2/2011/04/la-venere-rea/
Un estratto del “La Venere Rea”…
Dalla Pagina 48: “… ella rappresenta per me tenebre e maledizione. Morte per la carne. Dannazione per lo spirito. Buio per gli occhi. Peccato per le labbra. Malattia per la mente. Tormento per il cuore…”
Hai in cantiere un nuovo romanzo?
“Ho finito di romanzare una mia sceneggiatura dal titolo “Non Odiare” e tra un impegno
ed un altro cerco di portare a termine la stesura di una trilogia fantasy”.
Le due facce dell’editoria: pagamento e non. Quali sono i principi della Diamond Edizioni?
“La nostra linea editoriale si pone come obiettivo quello di scoprire e proporre nuovi talenti letterari meritevoli di visibilità, che non troverebbero altrimenti spazio presso i grandi colossi editoriali, più disposti a puntare su autori già conosciuti e sicuri commercialmente, prediligendo così la qualità delle opere alle consuete regole del business. Non essendo interessati, inoltre, alle strategie di guadagno tipiche dell’editoria a pagamento, distanti dalla nostra idea di cultura, perché basate sulla pubblicazione dietro compenso economico a discapito della qualità dei testi,
non chiediamo alcun contributo al fine della pubblicazione, né vincoliamo i nostri autori all’acquisto di copie della propria opera. La nostra attenzione non è rivolta solo alla qualità del prodotto letterario, ma anche all’eleganza estetica, infatti, i nostri illustratori sono artisti di comprovata esperienza scelti solo dopo una scrupolosa selezione dei loro lavori. Tanti tipi di autori per tanti tipi di lettori, perché come per i diamanti taglio e colore sono le caratteristiche fondamentali che li rendono diversi, speciali e unici, così, per la Diamond, le sue collane sono
come gli scaffali di una libreria preziosa che raccolgono i libri secondo i vari generi. Ogni libro,
una sfaccettatura di diamante. Ogni autore, un riflesso di luce. Ogni edizione, una sfumatura di colore”.
La Diamond si è unita all’associazione umanitaria riconosciuta in tutto il Mondo, la Croce Rossa Italiana, in una collaborazione che vede la donazione del 50% degli incassi derivati dalla vendita dei libri. Non è una scelta azzardata per una casa editrice giovane e senza richiesta di contributi per pubblicazione?
“ No, non lo è. Al contrario, ognuno dovrebbe pensare che la solidarietà è necessaria nella nostra
società. Non mi interessa diventare ricco facendo l’editore, non mi interessa diventare ricco in senso lato. Quel che a me interessa davvero è, dopo esser rientrato delle spese e pagato i miei collaboratori ed ovviamente guadagnato quanto mi occorre per vivere, di scoprire nuovi scrittori di valore, lanciarli, cercando di superare il narcisismo e l’egoismo che in questo mondo (della letteratura e dell’editoria odierna) sembrano regnare sovrani”.
Che cosa ci sai dire a proposito dei concorsi letterari della casa editrice? Come stanno andando?
“ Molto bene, sono nati per smuovere le acque e cercare di offrire possibilità a scrittori emergenti. Il vero problema, a mio avviso, è che molti scrivono, moltissimi si improvvisano scrittori, narratori, romanzieri, ma pochi, pochissimi leggano e studiano. La letteratura non si improvvisa, un romanzo non si scrive per caso, un racconto non è frutto di una semplice storia qualsiasi che passa per la mente. No! La letteratura è una cosa seria, la scrittura è arte, la narrazione è ciò che ci consente di vivere altre vite in questa vita. Così esorto tutti a leggere e studiare la narratologia, ed a partecipare ai nostri concorsi. Adesso c’è quello della collana Dittici: Il Rosso e il Nero, di cui potete leggere il bando sul sito della Diamond”.
Qual è l’ultimo libro che hai letto? E l’ultimo film visto?
“Ultimo libro letto: “Solitudine di Sebastian Kroll” di Ignazio Gori,Edizioni Libreria Croce. Un romanzo breve molto interessante, che assume, per evitare forme prolisse, le sembianze di un allucinato monologo in terza persona. Un libro contaminante ed autentico. Ultimo film visto: “Altromondo” di Fabiomassimo Lozzi. Una pellicola tra un’opera teatrale ed un documentario che affronta in modo diretto e scomodo due grandi temi d’attualità: la lotta all’omofobia e la paura
delle diversità. Un’opera sperimentale, “politicamente scorretta”, che racconta le tante sfumature di un mondo a molti sconosciuto, ma non per questo invisibile”.
Siamo a poco più della metà del 2011. Ci sono novità od anticipazioni per il resto dell’anno?
“Moltissime novità. Da qualche mese siamo entrati nelle Librerie Feltrinelli, ed ora i nostri titoli si possono ordinare ed acquistare all’interno di uno dei più grandi circuiti di vendita librari. Tra non molto pubblicheremo un libretto d’opera “D’amore e di libertà (ritratto frammentario della brigantessa Maria Elisabetta Rita di Giuliano)” di Antonio Veneziani, grande poeta e già noto
scrittore contemporaneo. Un libretto d’opera illustrato da Giampaolo Carosi che è stato scritto per Maria Borgese che ne sarà la danzatrice – attrice oltre che la coreografa ed accompagnato dalle musiche originali dei Micasbah. Un libretto d’opera che vuole raccontare alcuni frammenti del brigantaggio femminile, ma soprattutto il cuore di una donna, poeta e briganta. Abbiamo pensato inoltre ad una nuova collana di letteratura migrante. Insomma, abbiamo tante cose da fare e tantissimi progetti che man mano attueremo e porteremo avanti con molta, molta passione ed altrettanta professionalità”.
Aspettiamo, dunque, tutte queste novità editoriali, con fiducia!
“Lascio il link dell’accuratissimo sito della Diamond Edizioni, nel quale potrete leggere tutti i bandi dei concorsi letterari della casa editrice: http://www.diamondeditrice.eu/”.
Alessia Mocci
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