Il sindaco di Kandahar, la città più grande nel sud dell’Afghanistan, culla del movimento talebano, è rimasto ucciso in un attentato-kamikaze. Ghulam Haidar Hameedi è rimasto ucciso nel cortile del palazzo comunale dove stava incontrando alcuni concittadini, dopo che un kamikaze ha attivato l’esplosivo che si era nascosto addosso, ha riferito il capo della polizia della provincia di Kandahar, generale Abdul Raziq.
In un altro attentato, sempre a Kandahar, un bambino afgano è morto, e nove altre persone, fra cui due soldati dell’esercito, sono rimaste ferite. Lo scoppio, quasi contemporaneo all’attacco suicida in cui è stato ucciso il sindaco della città, è stato causato secondo il capo della polizia provinciale, generale Abdul Razaq, da un rudimentale ordigno fatto scoppiare al passaggio di un veicolo militare. La piccola vittima ed i feriti sono stati trasportati nell’Ospedale civile Mirwais della città.
Due settimane fa a Kandahar era stato ucciso il fratello del presidente afgano, Hamid Karzai, uno degli uomini più potenti e anche controversi dell’Afghanistan meridionale; la sua uccisione ha fatto temere una destabilizzazione dei già precari equilibri nella zona.
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