E’ atteso entro il fine settimana il deposito della richiesta di arresto di Salvatore Parolisi da parte dei pm teramani Davide Rosati e Greta Aloisi, nell’ambito dell’inchiesta sul delitto di Carmela Melania Rea. Lo si è appreso da fonti giudiziarie le quali hanno però evidenziato che il gip di Teramo, secondo i termini stabiliti dal codice di procedura penale, ha tempo fino al prossimo 7 agosto per pronunciarsi sulla richiesta. Si è anche appreso che contestualmente con la nuova richiesta di provvedimento cautelare, Salvatore Parolisi dovrebbe essere trasferito nel carcere di Castrogno, a Teramo, da quello di Marino del Tronto (Ascoli) dove è detenuto dallo scorso 19 luglio quale unico indagato del delitto della moglie.
Questa mattina in tribunale a Teramo è stato notato anche uno dei due legali del caporalmaggiore, Valter Biscotti, a palazzo di giustizia per ritirare alcuni documenti del fascicolo. I pubblici ministeri non rilasciano dichiarazioni, ma non è escluso che la nuova richiesta venga integrata con altri elementi di accusa, soprattutto alla luce del confronto che il pm Rosati ha avuto nei giorni scorsi con i carabinieri del Ris di Roma.
La stessa procura teramana ripone molta fiducia nell’appello lanciato al telefonista anonimo che da Teramo avvertì della presenza del cadavere di Melania vicino al Chiosco della Pineta di Ripe di Civitella: gli inquirenti escludono che sia un conoscente di Parolisi e che abbia avuto un ruolo nel delitto; sottolineano invece l’importanza della sua testimonianza per “fotografare” l’ora e la posizione del cadavere, molto probabilmente anche per verificare con esattezza quando l’omicida sia tornato sul posto per infliggere i colpi post-mortem e i segni di depistaggio. Nessun commento, infine, su alcune voci riguardanti un presunto complice militare che avrebbe aiutato Parolisi in seguito per depistare le indagini.
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