Manovra, ticket: scontro Governo-Regioni

Si è concluso con un nulla di fatto, stamane, l’incontro tra Governo e Regioni – che queste ultime sollecitano da giorni – per tornare a discutere dei ticket sanitari introdotti dall’ultima manovra economica. I governatori, che hanno fatto precedere l’incontro con l’esecutivo da una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni, si sono mossi per chiedere […]

Si è concluso con un nulla di fatto, stamane, l’incontro tra Governo e Regioni – che queste ultime sollecitano da giorni – per tornare a discutere dei ticket sanitari introdotti dall’ultima manovra economica. I governatori, che hanno fatto precedere l’incontro con l’esecutivo da una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni, si sono mossi per chiedere la copertura dei 381,5 milioni di euro che basterebbero, quest’anno, a scongiurare l’introduzione dei ticket. In seconda istanza, hanno chiesto al governo di introdurre, dal 2012, una nuova forma di compartecipazione ma non l’applicazione del 10 euro di ticket per la specialistica che, come ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, “non riuscirebbe a raggiungere l’obiettivo che si propone, ovvero ottenere i 381,5 milioni di euro mancanti” per coprire i 5 mesi mancanti del 2011. L’incontro di oggi ha portato comunque alla convocazione, lunedì e martedì, di altrettanti tavoli di lavoro: quello di lunedì di tipo tecnico, quello di martedì politico. “Le Regioni pongono un problema sull’applicabilità del decreto tecnico e dei ticket – ha spiegato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, al termine della riunione con i governatori, presente il ministro della Salute Ferruccio Fazio – lunedì proseguirà il confronto con un tavolo tecnico. Nel frattempo è stata avviata una riflessione politica sui temi delle coperture che proseguirà nei prossimi giorni, concordando con le Regioni eventualmente un nuovo incontro per martedì”. Fitto ha precisato che le Regioni “contestano nel merito il criterio di attuazione e che il tavolo politico sarà sulla questione in tutta la sua complessità”. Al lavoro di questi tavoli Errani ha posto una data finale ben precisa, il 3 agosto. “Con l’incontro di oggi è iniziato un lavoro che deve concludersi entro il 3 agosto – ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni – il Governo si è reso disponibile a fare un ragionamento insieme – ha proseguito Errani – e questa, visto il momento, è già una buona notizia. E’ indispensabile lavorare, da qui a martedì, per trovare responsabilmente, almeno per il 2011, una copertura del ticket e contemporaneamente aprire un tavolo Governo-Regioni per una discussione su un modello di compartecipazione per il 2012 che sia equilibrato, equo e finalizzato a promuovere appropriatezza in sanità”. Ed è compatto il fronte delle Regioni nel bocciare senza mezzi termini il decreto ministeriale. Per il presidente del Piemonte, il leghista Roberto Cota, “il decreto ministeriale è inapplicabile, e ciò vale per tutte le Regioni. Quel decreto – ha spiegato Cota – stabilisce cifre che non corrispondono al gettito che porteranno i ticket. In Piemonte da domani introdurremo un ticket ‘modulare’, più equo, speriamo comunque che sul ticket ci sia un ripensamento da parte del Governo”. Anche se, ha precisato il presidente della Regione Piemonte, “ancora non ci sono ipotesi di soluzione in vista”. Netto anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: ‘Il Veneto – ha detto il governatore leghista – non applichera’ nuovi ticket sanitari. Se ci obbligheranno, ricorreremo nelle sedi opportune. Ho la sensazione – ha proseguito – che, come sempre, ci vogliano far pagare gli sprechi di altri. Ma non siamo disponibili”. Toni più concilianti sono arrivati dal governatore del Lazio, Renata Polverini. “Il tavolo tecnico comincerà da subito a lavorare – ha spiegato – perché stavolta la tecnica può aiutarci più della politica. C’é una volontà politica di ricondurre nell’ambito di buone relazioni i rapporti tra Governo e Regioni, a cominciare dalla questione dei ticket, ma è evidente che il tavolo tecnico deve darci la possibilità di farlo”. La disponibilità del Governo di continuare a lavorare con le Regioni per affrontare la questione ticket “é un aspetto positivo – ha aggiunto Polverini – perché si prende atto che le problematicità individuate dalle Regioni sono reali. Gli strumenti normativi messi in campo confliggono tra loro e rendono quindi molto complesso il percorso. Io comunque – ha concluso – sono assolutamente più ottimista di prima”. “Sarebbe stato più opportuno modulare i ticket sulle fasce di reddito e l’importanza delle prestazioni”, ha fatto osservare Michele Iorio, presidente della Regione Molise, nonché vicepresidente della Conferenza delle Regioni. Per il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, “le Regioni restano ferme sulla loro posizione critica nei confronti del provvedimento relativo ai ticket”. Il ministro Fitto, comunque, si è detto certo che “il clima di leale collaborazione, con cui si continuerà a lavorare, porterà buoni frutti”.

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