Inchiesta G8: Verdini, occorre rivedere norme intercettazioni

Bisogna aprire un’approfondita riflessione sulla norma per le intercettazioni. A rivolgere l’appello alla Camera dei deputati è il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, che interviene in aula a Montecitorio poco prima che questa si pronunci sulla richiesta avanzata dai magistrati nell’ambito dell’inchiesta su G8 e terremoto de L’Aquila di utilizzare le intercettazioni che lo riguardano. […]

Bisogna aprire un’approfondita riflessione sulla norma per le intercettazioni. A rivolgere l’appello alla Camera dei deputati è il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, che interviene in aula a Montecitorio poco prima che questa si pronunci sulla richiesta avanzata dai magistrati nell’ambito dell’inchiesta su G8 e terremoto de L’Aquila di utilizzare le intercettazioni che lo riguardano. Il parlamentare ribadisce di essere favorevole a che la Camera dica sì all’uso delle sue intercettazioni telefoniche e punta il dito contro il fatto che, in realtà, agli atti ne siano state allegate troppo poche rispetto alle conversazioni telefoniche realmente avvenute dalla sua utenza. “Ne mancano almeno mille – sostiene – vorrei capire quali sono stati i criteri per la loro selezione…”. Verdini se la prende poi con il finiano Nino Lo Presti, che aveva parlato di “gioco delle parti”, visto che da una parte Verdini sollecita il sì all’utilizzo delle intercettazioni e dall’altra il Pdl vuole negarlo. “Non c’é alcun gioco delle parti. Questo mi offende – prosegue – io sono favorevole a che si conoscano tutte le mie intercettazioni, perché vorrei un accertamento a breve della verità”. Il coordinatore del Pdl si rivolge quindi al leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, ricordandogli di essersi presentato più volte dai magistrati e di non essersi per nulla opposto a che si facesse luce nella vicenda giudiziaria che lo riguarda. Dopo aver ribadito che l’unico luogo deputato a difendersi sia il tribunale, Verdini torna a sollecitare i parlamentari affinché si metta presto mano alla riforma delle intercettazioni. “Io sono abbastanza forte e non mi distrugge nessuno – ribadisce – ma bisogna preoccuparsi del futuro, perché è da tempo che con questo sistema di intercettazioni viene sputtanata troppa gente…”.

 

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