Melania Rea: legale famiglia, rinforzata accusa su Parolisi

Le motivazioni con cui il Gip del Tribunale di Teramo dispone la custodia cautelare di Parolisi, lasciano intatto l’impianto accusatorio, a giudizio dell’ avvocato Mauro Gionni, legale dei famigliari di Melania Rea, la mamma 29enne di Somma Vesuviana uccisa a coltellate nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo). Secondo Gionni, “il movente passionale ipotizzato dai […]

Le motivazioni con cui il Gip del Tribunale di Teramo dispone la custodia cautelare di Parolisi, lasciano intatto l’impianto accusatorio, a giudizio dell’ avvocato Mauro Gionni, legale dei famigliari di Melania Rea, la mamma 29enne di Somma Vesuviana uccisa a coltellate nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo). Secondo Gionni, “il movente passionale ipotizzato dai due pool di magistrati non cade: si aggiungono altre situazioni, altre ipotesi che anzi rafforzano l’accusa”. In sostanza, secondo la parte civile, il gip Cirillo si dichiara poco convinto del movente passionale e indica almeno altre due o tre ipotesi circa la motivazione che avrebbe spinto il caporalmaggiore napoletano a uccidere la moglie. “Il gip – evidenzia Gionni – aggiunge altri motivi per i quali il marito avrebbe potuto eliminare la moglie: non ci sono cioé moventi alternativi che coinvolgano altre persone, bensì tutti elementi il cui perno è sempre Parolisi”.

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