“Non si è assolutamente mai parlato di questo. E’ un ipotesi che non c’e mai stata”, cosi’ il Presidente Silvio Berlusconi ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se sia ipotizzabile anticipare il voto al 2012. Il premier ha precisato che ”non c’e’ nessun cambiamento nei programmi della maggioranza”.
Il Cavaliere non commenta il ‘downgrade’ del rating Usa, ma domani farà il punto sulla crisi in un contatto telefonico con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Il Senatour, Umberto Bossi, commenta la crisi Usa, “La cambiale di Faust è arrivata all’incasso, l’America ha pagato la globalizzazione ed è saltata per aria: tanti anni fa eravamo in due, lo dicevano solo la lega e Tremonti che la globalizzazione era un pericolo”, ha proseguito Bossi, “La globalizzazione – è stato il ragionamento del ministro delle Riforme – ha portato la finanza al potere al posto della politica, poi con la crisi la finanza ha chiesto alla politica di salvare le banche: adesso bisogna sicuramente dare agli Stati, alla politica e alla democrazia più potere, perché la finanza non risponde a nessuno e fa solo grandi casini, dunque meglio la politica che risponde al popolo”, viene riferito in una nota di TgCom.
Bossi è tornato a criticare l’adozione dell’euro da parte dell’Italia, “Forse noi al nord, in Padania, potremmo farcela con un moneta forte – ha sostenuto il leader della lega a una festa del partito – ma il sud rischia di fallire”. Bossi, riferendosi alla crisi che ha di recente colpito l’economia, si è lasciato andare ad un paragone, “L’Irlanda faceva le padelle e la Grecia non faceva un cazzo, il nostro sud faceva un cazzo come la Grecia”
Berlusconi: no voto anticipato. Bossi, Sud come la Grecia
“Non si è assolutamente mai parlato di questo. E’ un ipotesi che non c’e mai stata”, cosi’ il Presidente Silvio Berlusconi ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se sia ipotizzabile anticipare il voto al 2012. Il premier ha precisato che ”non c’e’ nessun cambiamento nei programmi della maggioranza”. Il Cavaliere non commenta il ‘downgrade’ […]
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