Sarolta Tripolszky è’ stata ritrovata da Antonio Pace, del Soccorso Alpino del Cai dell’Aquila, nella gola delle Murelle. “Si stava lavando in una pozza d’acqua e in buone condizioni fisiche – racconta il soccorritore – Ovviamente la prima cosa che ha chiesto è stata quella di mangiare e io volentieri gli ho ceduto il mio panino al prosciutto. L’ho fatto con gioia, perché non credevo di ritrovarla viva…”. Lo dice apertamente: “… è stato un miracolo che la ragazza, 20enne, sia sopravissuta”. E se è ancora su questa terra “si deve anche al fatto che è alta e fisicamente forte, però aveva anche una giacca che l’ha protetta dal freddo”. Sei giorni in alta montagna con le rigide temperature di queste notti rappresentano però una prova estrema per qualunque fisico. “La sua sfortuna è che nell’sms che ha mandato ai genitori in Ungheria ha dato delle indicazioni sbagliate e noi l’abbiamo cercata in altra zona, ma la sua fortuna è che è finita in questo vallone dalle pareti scoscese che in parte l’hanno protetta dal freddo – dice Pace – non credo che di notte qui sia mai scesa sotto ai dieci gradi”. A mettere sulle sue tracce i soccorritori è stato il ritrovamento accidentale della sua macchina fotografica in una zona dove in teoria non avrebbe dovuto esserci. E quel vallone poteva essere percorso da una persona senza attrezzatura solo in risalita: dopo qualche ora infatti la ragazza è stata ritrovata. Ora la giovane magiara, dopo aver riabbracciato madre e fratello al campo base allestito ai piedi della montagna, è stata portata per accertamenti all’ospedale dell’Aquila, ma le sue condizioni sembrano ottimali.
Trovata ragazza ungherese sulla Maiella
Sarolta Tripolszky è’ stata ritrovata da Antonio Pace, del Soccorso Alpino del Cai dell’Aquila, nella gola delle Murelle. “Si stava lavando in una pozza d’acqua e in buone condizioni fisiche – racconta il soccorritore – Ovviamente la prima cosa che ha chiesto è stata quella di mangiare e io volentieri gli ho ceduto il mio panino […]
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