Manovra iniqua, depressiva e che tartassa i soliti noti. Il giorno dopo il via libera del governo al decreto anticrisi, non cambia il giudizio delle opposizioni che però non si tirano indietro e, da Di Pietro a Casini fino a Bersani, assicurano che in Parlamento faranno la loro parte. La manovra non piace alle parti sociali ma se la Cgil la boccia, Confindustria avanza una proposta a maggioranza e opposizione: approfittare del passaggio del decreto in Parlamento per riformare le pensioni di anzianità e fare un piccolo aumento dell’Iva.
Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, durante una lunga telefonata, ha segnalato al premier Silvio Berlusconi il suo apprezzamento per la Manovra anti-crisi. Berlusconi ha assicurato che finirà questa legislatura con Tremonti. “Ci sono state delle contrapposizioni – dice – ma arriveremo insieme a fine legislatura”.”Durante questi giorni abbiamo avuto dei contatti con l’opposizione e dentro la manovra ne abbiamo tenuto conto”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “Non temo scossoni in Aula sulla manovra. Naturalmente abbiamo chiesto dei sacrifici ai parlamentari e questo – ha spiegato – potrà essere un tema su cui ci sarà magari qualche difficoltà”. Il Senatour, Umberto Bossi commenta “Le Province soppresse sono solo quelle “piccolissime” e per lo più del centro e del nord. Se vai a tagliare la Provincia di Bergamo”, ha avvertito, “quei bergamaschi prendono i fucili”. “Non serve a niente tagliare le Province”, ha poi aggiunto Bossi, “perché chi lavora in Provincia, se le tagli, non va a casa, va a lavorare in Regione”.
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