Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento

Per gli amanti dell’arte e per i vacanzieri che vogliono unire al mare qualche ora di cultura abruzzese c’è l’opportunità di visitare gratuitamente, al Museo della Città di Rimini, in via L. Tonini, 1 (nei pressi della Domus del Chirurgo), la mostra “LA SAPIENZA RISPLENDE. Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento” composta da una ventina […]

Per gli amanti dell’arte e per i vacanzieri che vogliono unire al mare qualche ora di cultura abruzzese c’è l’opportunità di visitare gratuitamente, al Museo della Città di Rimini, in via L. Tonini, 1 (nei pressi della Domus del Chirurgo), la mostra “LA SAPIENZA RISPLENDE. Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento” composta da una ventina di esemplari di notevoli dimensioni, fra i quali non mancano alcune Maestà più grandi del naturale, che nell’imponenza della rappresentazione e nella smagliante veste cromatica esercitano su qualunque osservatore un indubbio fascino, ed è caratterizzata dal forte accento sul quale si fonda il titolo. Alcune di queste opere non furono indenni dai terribili effetti del terremoto del 2009. Il loro restauro è la prova di come le Soprintendenze d’Abruzzo si siano date da fare per restituire all’antico splendore e alla fruizione del pubblico, un patrimonio d’arte straordinariamente importante e amato, benché ancora troppo poco conosciuto, testimone di una sintesi di influssi di varia origine culturale e di una devozione profondissima, che si manifesta tuttora nelle processioni e nella presenza, in Abruzzo, di una fitta serie di santuari. Rispetto alle due edizioni precedente, del Castello di Celano e del Buonconsiglio, questa mette insieme esemplari medievali e rinascimentali, in una continuità sancita innanzitutto dal tema mariano e poi dalla connotazione geografica, che, sul piano stilistico, si riveste di una peculiare intensità; le Madonne con Gesù bambino ostentano infatti una intensa vivacità di affetti, sia quando sono atteggiate alla pensosa severità degli sguardi, sia quando entrano in affabile rapporto con chi le osserva.

La mostra resterà aperta dal 21 agosto al 1 novembre 2011. Ingresso gratuito

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *