Francesco Azzara’ potrebbe essere presto liberato, l’operatore di Emergency rapito da uomini armati tre giorni fa a Nyala, in Dafur.
Il vicegovernatore della regione sudanese, Abdel Karim Mussa, ha riferito che il giovane sta bene, che i suoi rapitori si trovano ancora in Darfur e che si è vicini alla loro cattura, e ha aggiunto che il governo locale “respinge ogni ipotesi di riscatto per la sua liberazione”. Le forze di sicurezza sudanesi “stanno stringendo il cerchio” intorno ai rapitori di Azzarà. Emergency non ha ancora confermato la
Il rapimento a Nyala di Francesco Azzarà, operatore di Emergency, era del tutto inatteso, “non ce l’aspettavamo. Stiamo cercando di capire il perché di questo fatto ma non c’é un motivo razionale”. Lo afferma all’ANSA Gino Strada, fondatore di Emergency che ora si trova a Khartoum, sul sequestro dell’operatore italiano. Azzarà – secondo quanto riferisce Strada – “era in macchina con altri due colleghi. Lui era l’unico internazionale. L’auto é stata circondata da gente armata che l’ha fatto scendere. Al momento non abbiamo avuto alcun contatto con i sequestratori”. l rapimento di Azzarà è davvero inatteso, ribadisce Strada, “perché il team di Emergency a Nyala è stato sempre visto con tanto affetto, gestisce l’unico centro pediatrico che fornisce cure gratuite”. “Nella zona di Nyala – osserva ancora – ci sono molti casi di rapimenti, episodi di violenza, anche di delinquenza comune come normalmente avviene in ogni guerra”. Ora la cosa più importante è concludere positivamente la vicenda. “Abbiamo aperto – sottolinea Strada – i contatti con tutti qui a Khartoum come anche a Nyala, sia con le autorità sia con i gruppi di opposizione al governo. Stiamo aspettando notizie”.
Sudan, operatore di Emergency rapito sta bene
Francesco Azzara’ potrebbe essere presto liberato, l’operatore di Emergency rapito da uomini armati tre giorni fa a Nyala, in Dafur. Il vicegovernatore della regione sudanese, Abdel Karim Mussa, ha riferito che il giovane sta bene, che i suoi rapitori si trovano ancora in Darfur e che si è vicini alla loro cattura, e ha aggiunto […]
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