Per l’ultima settimana del Festival internazionale di musica antica “Seicentonovecento”, organizzato dall’associazione pescarese Ensemble ‘900, stasera presso la chiesa del Sacro Cuore di Piano d’Orta di Bolognano arriva la replica de “La serva padrona”, opera buffa in due intermezzi di Giovan Battista Pergolesi (1710-1736) nella rappresentazione dell’ensemble abruzzese L’Usignolo.
Per la regia di Fabrizio Pompei, Pierluigi Mencattini e Giovanni Rota (violini barocchi), Maria Antonietta Losito (viola barocca), Galileo Di Ilio (violoncello), Matteo Coticoni (violone) e Massimo Salcito (cembalo) accompagneranno Roberta Carota (Serpina) soprano, Francesco Lattanzio (Uberto) baritono, Aldo Spahiu (Vespone) mimo.
Un ricco e attempato signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie: Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in verità è il servo Vespone che, travestito da soldato, chiede a Uberto una dote di 4000 scudi. Per non pagarli Uberto sposa Serpina, la quale da serva diventa padrona.
Il concerto inizierà alle 21. L’ingresso, come negli ultimi tre anni, ha il costo simbolico di un euro, che sarà destinato alla borsa di studio di un ricercatore della Fondazione Negri Sud di Santa Maria Imbaro. In caso di sottoscrizione di abbonamento (15 €) sarà dato in omaggio anche il cd di inediti dei compositori seicenteschi abruzzesi Giuseppe Corsi, di Celano (Aq), e di Michele Mascitti, Pietro Marchitelli e Carlo Cotumacci, tutti e tre di Villa Santa Maria (Ch): da pochi mesi sono stati infatti raccolti in un disco registrato a Lanciano per la collana “Tesori musicali abruzzesi”.
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