Edito da Sperling & Kupfer, il romanzo “Come sabbia nel vento“, esordio letterario di Sonia Raule e Vasken Berberian, racconta l’incontro tra la giovane armena Lena Bogossiàn e la giornalista Alice, due vite e due mondi distanti e apparentemente estranei. I due autori in un’intervista dichiarano che dividere i compiti nella scrittura “sarebbe stato difficile perché un libro non si scrive a pezzi, bisogna impastare tutto e farlo diventare una cosa omogenea”. “Lena – continua Berberian – è ispirata da un personaggio vero che vive tuttora a Yerevan, che nel periodo 2001-2003 venne ad Atene e diventò la baby sitter dei miei nipoti, dei figli di mio fratello: lei stessa mi raccontò il periodo più brutto che si ricordava perché vissuto sulla propria pelle, quello di un’Armenia devastata subito dopo il crollo dell’Unione Sovietica, quindi il ’92-94, dove si viveva senza luce, senza gas, senza riscaldamento in una città come Yerevan dove c’erano venti gradi sotto zero…”.
Per Sonia Raule “Alice è un personaggio sul quale avevo riflettuto molto prima di iniziare a scrivere, anche la sua psicologia era tracciata prima di cominciare la stesura del romanzo. Ovviamente poi ha preso una sua consistenza, è diventato vivo e ha iniziato ad agire da sola, però la sua psicologia era già ben chiara sin dal principio”. Ma soprattutto “a prescindere dalla parte storica che fa da sfondo al romanzo”, l’intento degli autori “era di raccontare una storia di amicizia e far sì che i lettori s’identifichino: quello che raccontiamo potrebbe accadere a chiunque al di là della nazionalità. È una storia di una grande umanità e penso che s’inizia a scoprire il proprio lato sensibile”.
Giovanni Zambito
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