Gheddafi non molla e nella notte torna a farsi vivo via radio: “Vittoria o morte”, tuona il leader libico, mentre dal regime sostengono che il governo resisterà mesi o addirittura anni. Decine di missili grad sono stati sparati su Tripoli, mentre i lealisti ha lanciato missili scud su Misurata. Oltre 400 i morti nella capitale libica negli ultimi tre giorni, secondo il Cnt.
I ribelli libici hanno preso il controllo del quartiere di Abu Salim a Tripoli. Lo ha detto un portavoce degli insorti, riferendosi a uno dei principali bastioni di sostegno del colonnello Muammar Gheddafi nella capitale libica. Secondo i ribelli, il rais avrebbe trovato rifugio in uno dei tanti nascondigli di Tripoli, ha detto il colonnello Ahmed Bani alla tv al-Arabiya.
L’Occidente lavora già al post-Gheddafi: la Nato esclude lo schieramento di truppe di terra, mentre la Gran Bretagna non chiude all’ipotesi di un contingente di peacekeeping, come La Russa non esclude l’invio di caschi blu, ma non europei. Domani Berlusconi incontra il primo ministro del Cnt Mahmud Jibril; venerdì riunione del Cairo group a New York.
Gheddafi e i suoi figli “saranno certamente catturati, è questione di poco tempo. La mia opinione è che debbano certamente essere processati all’Aja”. Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a Radioanchio. “Mi auguro che il Consiglio nazionale transitorio di Bengasi li consegni al tribunale dell’Aja”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che “questo non esclude che per altri capi di imputazione nazionali vi siano processi nelle mani di tribunali libici”.
LA DIRETTA
Lascia un commento