Liberati i giornalisti italiani rapiti in Libia, temevamo di morire

Sono stati liberati in un blitz nella casa privata di Tripoli dove i quattro giornalisti erano prigionieri. Elisabetta Rosaspina, Giuseppe Sarcina, Domenico Quirico e Claudio Monici secondo quanto si apprende, due giovani hanno fatto irruzione nella casa privata e sono stati liberati, si legge sul sito del Corriere della Sera. I giornalisti appena liberati hanno riferito che “Il […]

Sono stati liberati in un blitz nella casa privata di Tripoli dove i quattro giornalisti erano prigionieri. Elisabetta Rosaspina, Giuseppe Sarcina, Domenico Quirico e Claudio Monici secondo quanto si apprende, due giovani hanno fatto irruzione nella casa privata e sono stati liberati, si legge sul sito del Corriere della Sera.

I giornalisti appena liberati hanno riferito che “Il nostro primo pensiero va all’autista ucciso a sangue freddo dai sequestratori”, lo hanno detto in un’intervista all’inviata del GR Rai.

Intanto a Milano nella Prefettura è iniziato il vertice tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Mahmud Jibril, primo ministro del Consiglio nazionale transitorio libico. All’incontro e’ presente anche il ministro degli Esteri Franco Frattini.

L’inviato della Stampa Domenico Quirico, ha detto dopo la liberazione “Ci hanno salvato due libici, due ragazzi a cui dobbiamo tutto”, lo si legge sul quotidiano.

Claudio Monici, inviato di Avvenire ha detto al suo giornale in una telefonata subito dopo la liberazione. “Abbiamo rischiato di essere linciati. E’ un miracolo se siamo vivi. Una persona ha capito la situazione e ci ha strappati dalle mani degli assalitori” secondo quanto scrive il sito Avvenire “Sono stati tra i momenti peggiori della mia vita, molto più faticosi di altre volte in cui mi sono trovato in situazioni difficili”, ha detto ancora il reporter che è riuscito a mettersi in contatto con la famiglia.

I giornalisti ora sono al sicuro nell’hotel Corinthia

“Siamo stati liberati da lealisti, c’erano due gruppi differenti”. Lo ha detto l’inviato del Corriere della Sera, Giuseppe Sarcina, precisando a Skytg24 che “non erano soldati regolari, ma neanche civili. Erano miliziani”.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la notizia del ritorno in libertà dei giornalisti italiani sequestrati in Libia, ha espresso viva soddisfazione e ha ringraziato il Ministero degli Affari Esteri, e in particolare l’Unità di crisi, e quanti si sono prodigati per la positiva conclusione della vicenda.
Il Capo dello Stato ha manifestato, in generale, il suo vivo apprezzamento per il contributo che gli inviati in Libia degli organi di informazione italiani hanno dato e stanno dando con i loro servizi in condizioni anche di estrema pericolosità.

M.R

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