Una media di 318 euro per i libri di testo della prima superiore. E circa 65 euro – ma si può arrivare a spenderne anche 92 se si scelgono le marche più in voga – per corredare figlioletto o figlioletta di zaino, agenda e astuccio griffati per l’ingresso alle medie, che salgono a 120 se si considerano anche gli articoli di cartoleria di base (penne, matite, quaderni) e tecnica (compasso, squadre, carta da disegno). Sono queste le spese più gravose che le famiglie dovranno sostenere a settembre per mandare i figli a scuola. Per quantificarle, l’Adico Associazione Difesa Consumatori ha messo a confronto i costi dei prodotti delle marche più in voga tra i giovanissimi nei principali ipermercati della zona, e ha rilevato i costi dei libri adottati dalle scuole superiori di Mestre per il prossimo anno scolastico. E il risultato mostra come, anno dopo anno, i prezzi non accennino a calare e anzi, in molte classi si introducano non solo nuove edizioni, ma anche ulteriori volumi che fanno quindi lievitare la spesa. Dove la spesa complessiva diminuisce, in parallelo, è perché i docenti decidono di “togliere” qualcosa dalla lista.
Libri di testo: chi “sale”, chi “scende”, ma il conto resta salato
Dai 291 euro dello Zuccante ai 336 euro del Bruno, ma si arriva anche a 352 euro per l’Algarotti, anche se in questo caso sono inseriti nel conto dei libri consigliati: pure quest’anno mandare un figlio in prima superiore si conferma, insomma, una spesa non da poco: in media, 318 euro. E se è il liceo scientifico mestrino quest’anno a salire sul gradino di più “caro” della città per i libri di testo, è sempre il classico quello per il quale il primo anno serve un investimento maggiore, dovuto ai vocabolari di latino (il più usato, il Castiglioni Mariotti, costa da prezzo di listino 85,60) e di greco (per il Rocci servono 93 euro): e la spesa sfiora facilmente i 500 euro. Secondo i dati forniti dalla libreria Pacinotti di Mestre, questi sono i costi dei libri di testo al primo anno: Franchetti 317 euro; Bruno 336 euro; Morin 311 euro; Zuccante 291 euro; Gritti 326 euro; Stefanini (linguistico) 309 euro; Pacinotti 305 euro; Algarotti 352 euro. E il confronto con i dati 2010 mostrano come in alcuni casi il conto sia aumentato (per esempio al Franchetti, 309 euro lo scorso anno, o al Pacinotti, 296) mentre in altri sia diminuito (Bruno 336 euro, Zuccate 291 euro). L’aumento dei prezzi sul singolo tomo – fanno sapere dalla libreria Pacinotti di Mestre – resta contenuto, oscillando fra lo 0,5% e l’1, 2%.
Materiale scolastico: salasso “alla moda”
Zaino, agenda e astuccio triplo. Per comprare la terna irrinunciabile degli oggetti per i ragazzini delle medie rispondendo ai dettami delle mode, i genitori mestrini spenderanno quest’anno in media 65,7 euro: 8,9 euro per l’agenda, 34,9 per lo zaino e 21,90 euro per l’astuccio. Ma se si calcola il costo sui prezzi delle marche più care – Hello Kitty in testa – lo scontrino si “allunga” fino a un totale di 92,7 euro (12,90 per l’agenda, 49,90 per lo zaino e 29,90 per l’astuccio). Il conto complessivo invece si abbassa a 38,8 euro se si scelgono marche meno costose (agenda a 4,99 euro, zaino a 19,90 e infine astuccio a 13,90). Risparmiare ulteriormente però si può: se si rinuncia del tutto alle griffes ci si può portare a casa uno zaino fantasy o monocromo a 5 euro e uno zaino trolley a 7 . A queste spese vanno poi aggiunti i prodotti di cartoleria di base come matite, penne, evidenziatori, quaderni, colla, forbici: altri 25 euro di media, senza contare le strumentazioni tecniche (compasso, righelli e squadre, fogli da disegno, matite). L’Adico quindi stima che in media una famiglia spenderà per tutto questo 120 euro. «I genitori devono cercare di non assecondare troppo i capricci dei figli, vista la sproporzione di costi tra i prodotti griffati e quelli senza marca – suggerisce Garofolini – e a questo va aggiunto che spesso i materiali di marca non sono nemmeno salutari, anzi: basti pensare ad alcuni zaini tra i più diffusi alle superiori, che non hanno nemmeno lo schienale preformato e il cui costo sfiora i 50 euro».
«Quelle scolastiche sono spese ineludibili per le famiglie, ma oggi più che mai affrontarle diventa un vero sacrificio, quasi insostenibile per chi ha più di un figlio – commenta il presidente dell’Adico Carlo Garofolini – e il fatto che il prezzo del singolo testo scolastico non aumenti o aumenti di poco non fa la differenza perché il problema sono le continue ristampe e nuove edizioni, che spesso limitano la possibilità di ricorrere ai mercatini dell’usato».
L’Adico raccomanda poi ai consumatori di tenere d’occhio le offerte (sconti sui libri di testo e vocabolari o prezzi speciali su una selezione di prodotti di cancelleria) proposte dagli esercenti dell’edizione 2011 del “Kit Scuola” promosso dal Comune di Venezia: in aumento il numero dei negozi che aderiscono (al 22 agosto erano 148 contro 113 del 2010) e positivo anche il fatto che, come spiegano dall’ufficio Tutela Consumatori di Ca’ Farsetti, «per favorire il contenimento dei prezzi degli articoli necessari all’istruzione rispetto al 2010, molti esercenti hanno lasciato invariati i prezzi dell’offerta o hanno applicato uno sconto maggiore (es. Auchan, Book Shop, Coop, Cartolandia, Gio.car…)». Spesso lo sconto si trasforma in un buono da utilizzare nel punto vendita, ma soprattutto nel caso dei supermercati si tratta comunque di un vantaggio per il nucleo famigliare.
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