Premier alla festa Atreju: non temo inchieste e nessuno mi può ricattare

Il Premier grande mattatore alla festa Atreju dei giovani del Pdl, ieri sera. Berlusconi in apertura del suo discorso, ha detto: “Il potere in Italia è nelle mani dei magistrati”. “E’ difficilissimo fare qualcosa di concreto in un sistema che non dà nessun potere a chi è alla guida del governo. In questi anni ho sentito un […]

10 Settembre 2011

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Il Premier grande mattatore alla festa Atreju dei giovani del Pdl, ieri sera. Berlusconi in apertura del suo discorso, ha detto: “Il potere in Italia è nelle mani dei magistrati”. “E’ difficilissimo fare qualcosa di concreto in un sistema che non dà nessun potere a chi è alla guida del governo. In questi anni ho sentito un senso di impotenza drammatico -ha aggiunto -. Il governo non ha nessun potere”.

“Lo strapotere della magistratura che da ordine dello Stato si trasforma sempre più in potere indipendente da qualunque controllo è intollerabile, da combattere e cancellare. Se potessi decidere da solo farei venir fuori la riforma della giustizia prima di tutto – ha sottolineato il premier -. Poi dell’architettura istituzionale e la riforma fiscale. Sono tutte e tre indispensabili per fare un Paese giusto e moderno. Solo ora abbiamo la fondata speranza che la maggioranza possa arrivare ad approvare la riforma della giustizia perché prima c’era in maggioranza l’Udc e il partito di Fini che si opponevano. Abbiamo 18 mesi per fare tutte queste riforme”. “Non temo nessuno”, ha detto, né le inchieste delle “toghe rosse”, né i ricatti; i governi tecnici “mi fanno ridere”; sulla manovra, chiesta dalla Bce, “nessuno avrebbe potuto fare di più”.

Berlusconi non ha nulla da rimproverarsi, é convinto di arrivare alla fine della legislatura, ma lamenta “un senso di impotenza” per la mancanza di poteri del premier. Il cavaliere a proposito di ipotetiche candidature dice: “Due persone stimo sopra gli altri, Angelino Alfano e Gianni Letta. Il mio pensiero non recondito è vedere Letta al Quirinale e Alfano presidente del Consiglio”, ma una sua eventuale ricandidatura sarà decisa solo all’ultimo

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