E’ Pulp Fiction l’appuntamento cinematografico in programma oggi, mercoledì 14 settembre, presso la Casa del Volontariato all’Aquila. Il film, che sarà proiettato alle 18,00 ad ingresso gratuito, riscrive con ironia cinefila i classici della storia del crimine. Settimo e penultimo appuntamento della rassegna cinematografica “L’invenzione, la storia e l’evoluzione della settima arte” nell’ambito del progetto “Un giovane gionalista per un grande futuro” promosso dall’Impronta e dall’Istituto Cinematografico dell’Aquila e cofinanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il film è l’ultimo capitolo della cosiddetta “trilogia pulp” di Quentin Tarantino, la Iena di Hollywood, preceduto da Una vita al massimo e Le iene. In Italia il film ottenne il visto censura e venne vietato ai minori di 18 anni, ma dal 1997 il divieto è stato tolto, consentendo così la trasmissione tv in seconda serata. Quentin si appresta a diventare il re del Pulp e viene consacrato come tale nel 1994, anno in cui esce Pulp Fiction, il suo capolavoro assoluto. Il film è subito un successo, molto più alto di quanto Tarantino immaginasse: vince la Palma d’Oro al festival di Cannes, si candida con ben 7 Nominations ad Hollywood e vince il premio Oscar per la sceneggiatura.
A tale scopo è bene soffermarsi su una delle caratteristiche che meglio rappresenta Tarantino: il suo particolare punto di vista circa la violenza. In tutte le sue opere è presente una componente pulp tangibile, un uso ironico ed al tempo stesso distaccato della violenza che è alla base della cinematografia di Tarantino. Per il regista il modo reale è violento; non c’è motivo di nascondere, in modo ipocrita, questa realtà. Quentin comunque si distacca dalla violenza dei suoi lungometraggi, la tratta come se, allo spettatore, tale violenza non fosse pertinente. Esemplificando, citiamo un piccolo aneddoto che ben inquadra il punto di vista del regista: intervistato da un giornalista dopo la proiezione di Pulp Fiction, quando gli chiesero cosa pensasse riguardo le persone svenute dopo la visione della famosa scena in cui Travolta fa un iniezione di adrenalina nel cuore di Uma Thurman, lui rispose: “E’ soltanto un film”.
L’American Film Institute lo ha posizionato al novantaquattresimo posto nella lista dei cento migliori film americani di tutti i tempi e settimo nella categoria gangster.
Serata conclusiva venerdì 16 settembre con la proiezione “I soliti Ignoti” un film del 1958 diretto da Mario Monicelli, universalmente noto come uno dei più famosi film appartenenti al genere caper movie.
L’iniziativa Comunicare il cinema ha coinvolto tutto il territorio aquilano avvicinando il pubblico a forme di cinema di qualità. Questa attività si è posta inoltre come base per una serie di altri effetti benefici per il territorio: la riappropriazione degli spazi pubblici da parte della gente, la creazione di opportunità d’incontro per i giovani, la rivitalizzazione, anche se occasionale, di centri cittadini di provincia che soffrono per mancata frequentazione soprattutto serale.
Manuel Romano
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