Il Ministero del Welfare ha accolto la richiesta, avanzata dall’assessore al Lavoro Paolo Gatti, di utilizzare 3,3 milioni di euro, fondi residui della legge n. 263/93(Interventi urgenti a sostegno dell’occupazione), per finanziare politiche attive del lavoro e iniziative di formazione in favore dei lavoratori residenti nell’area del sisma. ‘Voglio ringraziare – dichiara Gatti – il Ministro Sacconi e il Direttore Generale del Ministero, il Consigliere Paola Paduano, per aver accolto la nostra richiesta. Siamo soddisfatti per il buon esito della nostra azione e per aver saputo esporre, in modo convincente, le esigenze e necessità del territorio. Recuperiamo fondi che dal 1997 erano a disposizione dell’Abruzzo e che la classe dirigente e politica, che si è alternata al potere, non ha saputo utilizzare. Queste disponibilità finanziarie – prosegue – erano ormai certamente destinate a rientrare nelle casse statali per altre e diverse iniziative non riguardanti la nostra Regione’. ‘Con questo nostro intervento mettiamo a disposizione dei lavoratori dell’area del cratere importanti risorse da utilizzare per politiche attive del lavoro e per la formazione. Dopo aver recuperato – conclude – 26 milioni di euro di risorse europee del Fondo Sociale Europeo già disimpegnate e rimandate indietro a Bruxelles, la Regione Abruzzo oggi recupera altri 3,3 milioni. Risorse importanti per affrontare questa fase delicata dell’economia nazionale e regionale,caratterizzata da tagli di spesa e sacrifici’.
Abruzzo, lavoro: recuperati fondi residui dal ’97 per 3,3 milioni di euro
Il Ministero del Welfare ha accolto la richiesta, avanzata dall’assessore al Lavoro Paolo Gatti, di utilizzare 3,3 milioni di euro, fondi residui della legge n. 263/93(Interventi urgenti a sostegno dell’occupazione), per finanziare politiche attive del lavoro e iniziative di formazione in favore dei lavoratori residenti nell’area del sisma. ‘Voglio ringraziare – dichiara Gatti – il […]
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