Il declassamento di Moody’s dei rating di 30 enti pubblici, tra i quali anche la Regione Abruzzo, che scivola dunque da A2 a Baa1, per effetto del downgrade della Repubblica Italiana che si abbassa di tre livelli da AA2 a A2, con prospettive negative, Carlo Masci, assessore al bilancio della Regione Abruzzo afferma che: ” la notizia che non coglie di sorpresa. Questo declassamento è inevitabilmente legato al rating sovrano, che costituisce generalmente il limite superiore per i rating di regioni ed enti locali , non influirà né sull’affidabilità della Regione né tantomeno sulla nostra capacità di sostenere la fase due dello sviluppo. E questo perché uno dei fondamentali elementi sui quali si basa il giudizio sul rating è l’esclusione di ogni ulteriore indebitamento”. Secondo l’assessore Masci “un esame attento della situazione mostra invece una sostanziale tenuta della Regione Abruzzo perché lo scivolamento non è stato di tre livelli ma soltanto di due. Non è accaduta la stessa cosa per regioni virtuose come la Lombardia, la Toscana e il Veneto, per esempio, e, a voler tener conto della condizione di quelle che si trovano in piano di rientro come l’Abruzzo, si scopre che di tre livelli è scivolato il Lazio, che ha una capacità fiscale ben diversa dalla nostra. Forse Moody’s poteva avere più coraggio e lasciarci in A”. Questo, secondo l’Assessore, perché il giudizio sul rating espresso in questa circostanza è solo di natura macroeconomico, non effettuato cioè sulle politiche di bilancio della Regione, sulle quali, invece, Moody’s si era espressa soltanto a giugno scorso, nel suo rapporto annuale, per confermare l’A2, con prospettive stabili, ed apprezzare la capacità di governo dei conti pubblici. Dunque Masci ha asserito che “si va avanti sulla strada già tracciata. Restiamo convinti della bontà delle operazioni di politiche di bilancio adottate dalla Regione negli ultimi anni, tese ad un energico risanamento dei conti, alla razionalizzazione organizzativa che ha portato alla soppressione di numerosi enti regionali e, infine, al perseguimento dell’equilibrio finanziario ed economico dei conti della sanità. Questi stessi elementi che hanno aiutato l’Abruzzo non solo ad evitare il default ma a permanere oggi nella posizione più alta della fascia, a giudizio di Moody’s compiuto”. “Insomma – ha spiegato meglio Masci – al netto di effetti indotti da cause non imputabili alla nostra gestione amministrativa, l’Abruzzo può ancora contare su indici di oggettiva affidabilità, legata al risanamento dei conti e al mancato ricorso ad ulteriore indebitamento. Per questo – ha concluso l’Assessore – continuiamo sul percorso tracciato, nell’auspicio che nelle prossime valutazioni annuali l’agenzia di rating voglia valutare il nostro rating solo sulla base di specifiche per l’Abruzzo e degli straordinari progressi compiuti per l’abbattimento del debito pubblico regionale”.
Rating Abruzzo, Masci: pressioni di sistema
Il declassamento di Moody’s dei rating di 30 enti pubblici, tra i quali anche la Regione Abruzzo, che scivola dunque da A2 a Baa1, per effetto del downgrade della Repubblica Italiana che si abbassa di tre livelli da AA2 a A2, con prospettive negative, Carlo Masci, assessore al bilancio della Regione Abruzzo afferma che: ” la […]
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