La legge sulle intercettazioni, afferma il presidente della Camera Fini ‘non e’ la migliore legge per l’interesse nazionale ma forse per l’interesse personale di qualcuno. E se Berlusconi amasse veramente l’Italia dovrebbe fare un passo indietro consentendo a qualcun altro di governare con il contributo di altrì aggiunge Fini. “Un giorno serve il processo breve e un giorno il processo lungo a seconda di quello che conviene” ha poi proseguito Fini, prima di concludere il suo intervento alla Confindustria di Palermo con un lapidario “E’ finita l’era del berlusconismo e del bipolarismo”.
Contro le norme sulle intercettazioni si schiera anche il presidente degli editori Carlo de Benedetti: no a norme che facciano pagare chi redige informazionì.
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