Napolitano in un messaggio all’Anmil in occasione della 61/ma Giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro mette in risalto che “gli infortuni sul lavoro e le morti bianche costituiscono un fenomeno sempre inaccettabile. La loro significativa riduzione nel 2010 deve essere considerata non un traguardo ma una tappa del percorso volto ad assicurare la piena osservanza di tutte le norme a garanzia della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori”.
L’Anmil, l’associazione degli invalidi e mutilati sul lavoro pubblica un nuovo rapporto sulle vittime, nel 2010 sono stati 980 i morti sul lavoro, 775.374 gli infortuni denunciati e 42.347 le malattie professionali.
Le persone con invalidità permanenti da lavoro titolari di una rendita vitalizia Inail sono 831.659 mentre il totale delle giornate di lavoro perse a causa degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali sono 14.262.619.
Il problema del lavoro in nero resta un problema a cause delle denuncie che non vengono fatte. Il presidente dell’Anmil, Franco Bettoni afferma “Fa riflettere il dato sul lavoro irregolare che secondo l’Istat ha interessato nel 2010 il 10% degli occupati rimasti nascosti nell’ombra del lavoro nero da cui non trapelano denunce nè notizie”.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini definisce la sicurezza sul lavoro ‘una sfida nazionale’. Nel 2010 ci sono stati tre morti al giorno
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