A lanciare l’allarme è il giurista Luigi Fadiga, ex presidente della Corte d’Appello del tribunale per i minorenni di Roma durante un convegno organizzato dall’Anfaa (Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie) e dall’Associazione promozione sociale. “E’ grave che in Italia un bambino si possa comprare con 20–25mila euro, al costo di un’automobile di nuova cilindrata, ma la macchina non esce dalla concessionaria senza targa e allora perché un bambino può uscire dall’ospedale senza essere stato registrato? La legge consente dieci giorni di tempo per la dichiarazione di nascita, in quei dieci giorni un neonato può essere fatto sparire”, spiega Fadiga. “L’Italia non è un paese del terzo mondo, eppure non registra i bambini alla nascita” continua l’ex presidente.
Tutte le partorienti hanno il diritto sancito anche dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 405 del 2005 di “partorire in anonimato”, anche le straniere senza permesso di soggiorno.
“Oggi gli abbandoni dei neonati non sono causati più da adulterio, ma da povere immigrate senza permessso di soggiorno con il terrore di essere espulse” continua Fadiga. Questi diritti fondamentali, afferma il giurista, sono “minimum standard”, cioè “livelli essenziali di prestazioni, ma le regioni sono state spesso vaghe e sfuggenti su questo punto, ci sono quindi gravi ostacoli all’anonimato”.
E pensare che invece si impedisce la legalizzazione delle adozioni da parte delle coppie omosessuali: che assurdità!
http://www.ilgrandecolibri.com/2011/10/ladozione-gay-e-nella-costituzione-gli.html
Se la gente compra bambini il problema è nella legge che rende talvolta impossibile adottarne uno, non mi sento di criminalizzare troppo queste coppie ma piuttosto colpevolizzo giudici ed assistenti sociali che pensan talvolta a mettere solo paletti.