La notizia della Corte dei Conti che boccia la riforma fiscale perchè priva dell’adeguata copertura finanziaria, rafforza la nostra idea che Lei Signor Ministro in questi anni non ha operato attraverso “manovre” giuste, anzi, lei si è fatto rappresentante esclusivo degli interessi delle grandi istituzioni finanziarie e non dell’Italia che produce e lavora. Le manovre fin qui fatte hanno avuto natura recessiva, spesso, dietro il cartello della lotta all’evasione, ha tolto le garanzie sia processuali che di diritto ai contribuenti italiani, e la vicenda dell’accertamento immediatamente esecutivo ne’ è una prova. La Corte dei conti ha bocciato la Vostra finanziaria perchè, secondo la magistratura contabile, è «doveroso interrogarsi sia sull’idoneità dei mezzi di copertura sia sul rischio di un conflitto nella destinazione delle risorse acquisibili». Tuttavia è ormai pratica usuale vedere il governo decretare senza tener conto delle sentenze delle alte figure istituzionali a difesa della giustizia e della democrazia. Ma oltre queste critiche, vogliamo darle atto che oggi lei sta mostrando una ferma opposizione all’ipotesi di un condono tombale eppur non basta davanti al dramma di una tassazione diventata insostenibile per il sistema Italia e per la sua competitività sia sul piano nazionale sia internazionale. Tassazione insostenibile anche per i singoli contribuenti. Ed è qui l’altro aspetto a cui Lei in questi anni non ha saputo dare una risposta adeguata. L’altro punto centrale riguarda la politica che lei ha voluto attuare attraverso Equitalia. Ma oggi Equitalia è diventato l’incubo degli italiani onesti. Certo in questo Paese serve un ente di riscossione serio, ma la serietà non si mostra con sole misure punitive soprattutto se queste riguardano solo i singoli cittadini o le piccole imprese, si è domandato che fine hanno fatto gli artigiani? Per Equitalia serve applicare il principio della “Human Governance”. Tutto cio’ costituirebbe un’altra grande rivoluzione perché darebbe forza ad un’Amministrazione efficiente ed efficace ma porterebbe anche ad un’Amministrazione umana. Equitalia deve osservare le regole dell’Human Governance se vuole ottenere dagli italiani quanto devono. Non è piu’ possibile vivere in un sistema che della riscossione ne ha fatto un metodo di ricatto costante verso i cittadini. Oggi è necessario adottare misure che consentono di pagare gli arretrati iscritti a ruolo, rendendo possibile questi pagamenti e soprattutto allegerendoli dei tassi di interesse che sappiamo essere illegali. Signor Ministro avete il dovere di muovervi verso una legge sulla ristrutturazione dei debiti con Equitalia, dove si allungano i tempi di pagamento e si rendono graduali le sanzioni sulla base della verifica della situazione finanziaria dei singoli contribuenti (imprese e persone fisiche) questa è l’unica via di uscita senza lasciare morti e feriti sul campo e “toglierebbero il fiato” a quel Partito del Condono che dietro alla disperazione della gente rafforza il suo consenso e si fa portavoce inappropriato di quel popolo di debitori di Equitalia “ammaliando” uomini e donne di questo Paese. Signor Ministro il sistema Italia ha bisogno di regole e misure strutturali che guardino allo sviluppo. L’ affidabilità delle politiche che lei vorra’ adottare devono garantire un rapporto equilibrato e paritario tra Stato e cittadino, basato sul dialogo, il consenso, la fiducia e il rispetto reciproco ve che la Legge deve essere uguale per tutti
Questo chiede l’Italia, questo chiediamo a Lei.
Carmelo Finocchiaro
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