La casa di reclusione di Gela, dopo un’attesa di ben 50 anni e due inaugurazioni andate a vuoto, dal mese di novembre dovrebbe finalmente attivarsi, la notizia è stata annunciata dal vicesegretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp Mimmo Nicotra, subito dopo l’incontro sindacale avvenuto a Roma presso il Dap.
L’amministrazione penitenziaria ha dichiarato, infatti, di essere pronta ad inviare 90 unità di polizia penitenziaria, 12 unità del comparto ministeri e un dirigente penitenziario. Il nuovo carcere potrà ospitare circa un centinaio di detenuti che dovranno scontare pene brevi e di basso livello di pericolosità.
“Sono previsti, da quanto abbiamo appreso – ha dichiarato il vicesegretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Mimmo Nicotra -, 93 appartenenti per il corpo di polizia penitenziaria e 13 del comparto Ministeri, compreso il direttore. Per aprire la struttura di Gela, l’amministrazione penitenziaria ha previsto un interpello straordinario nazionale e avrà carattere urgente anche la registrazione dell’organico”.
Anche dal capo del Dipartimento di Polizia penitenziaria Franco Ionta arriva la conferma sulla sua imminente apertura che ha assicurato, alcuni giorni fa, che la struttura carceraria di Gela aprirà entro i primi giorni di novembre.
Nei giorni scorsi, inoltre, il ministero della Giustizia aveva anche comunicato al sindaco di Gela Angelo Fasulo che, a seguito dell’interrogazione dell’onorevole Marilena Samperi in Commissione Giustizia, era stato disposto un crono-programma di interventi sulla base del quale è prevista l’apertura della nuova Casa Circondariale di Gela presumibilmente a novembre.
“Questa è sicuramente una buona notizia – ha commentato il primo cittadino di Gela – adesso però attendiamo che ci comunichino la data definitiva per l’apertura, con la speranza che non ci siano altri intoppi”.
Le vicende delle realizzazione della casa circondariale di Gela sono state molto lunghe e per questo salite alla ribalta nazionale. La casa di reclusione di Gela ebbe, infatti, un primo progetto nel lontano 1959, approvato definitivamente solo nel 1978 e con relativo inizio dei lavori nel 1982. Successivamente, nel novembre del 2007 avvenne la consegna simbolica delle chiavi dell’allora ministro Mastella all’ex sindaco Rosario Crocetta ma il carcere continuò a rimanere chiuso.
Subito dopo un altro annuncio di apertura da parte del deputato nazionale Alessandro Pagano che non è andato in porto. Il carcere, i cui lavori sono costati cinque milioni di euro, di fatto non è mai stato ancora aperto. Proprio per questo lo scorso mese, il sindacato di polizia penitenziaria Osapp insieme al garante dei detenuti della Sicilia Salvo Fleres e il sindaco di Gela Angelo Fasulo hanno protestato davanti la casa circondariale al termine di un sopralluogo all’interno della cas circondariale.
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