Dopo lo sbarco a Lampedusa all’inizio dell’estate, si erano persi di vista. Entrambi senza cellulare, avevano smarrito le tracce l’uno dell’altro. Poi, casualmente, una partita di calcio tra rifugiati scappati dalla guerra in Libia li ha fatti incontrare nuovamente. E’ l’incredibile storia dei ghanesi Kofi Amoah, 26 anni, e Kwame Attiah Rubin, 25 anni. L’incontro è avvenuto lunedì pomeriggio presso il campo sportivo ‘Dogali – Miralli’ di Orbetello Scalo (Grosseto), dove la Rsa Costa d’Argento di Orbetello, struttura che ospita i rifugiati, ha organizzato una partita di calcio tra gli ospiti immigrati della residenza e quelli seguiti a Grosseto in un analogo progetto. Quando le due squadre sono scese sul terreno di gioco, i due fratelli, avversari sul campo, si sono riconosciuti da lontano e, dopo una corsa l’uno verso l’altro, si sono abbracciati intensamente. Entrambi i fratelli, dopo essersi persi di vista nel caos di Lampedusa, avevano fatto richiesta di asilo politico nel nostro paese, per poi seguire il piano d’accoglienza messo in piedi dal governo. Il caso ha voluto che entrambi siano finiti nei programmi della Maremma, nel sud della Toscana, a loro insaputa. Almeno fino a lunedì scorso, quando il destino li ha nuovamente messi sulla stessa strada.
I fratelli Rubin, ghanesi, separati a Lampedusa, si ritrovano a una partita di calcio
Dopo lo sbarco a Lampedusa all’inizio dell’estate, si erano persi di vista. Entrambi senza cellulare, avevano smarrito le tracce l’uno dell’altro. Poi, casualmente, una partita di calcio tra rifugiati scappati dalla guerra in Libia li ha fatti incontrare nuovamente. E’ l’incredibile storia dei ghanesi Kofi Amoah, 26 anni, e Kwame Attiah Rubin, 25 anni. L’incontro […]
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