Gilad Shalit, il soldato israeliano è stato liberato e consegnato alle autorità egiziane come prevedeva la prima fase dell’accordo per lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas , è quanto si apprende da fonti palestinesi..
Nella base militare di Tel Nof, nel centro d’Israele ad attendere il soldato ci saranno i genitori che hanno lasciato la casa di famiglia di Mitzpe Hila, in alta Galilea per abbracciare il figlio nella tarda giornata dopo oltre cinque anni di prigionia nella Striscia di Gaza controllata da Hamas.. Adesso ci siamo.
Da un portavoce dell’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu alle notizie diffuse da una emittente di Hamas secondo cui Ghilad Shalit avrebbe lasciato la striscia di Gaza, arriva un “No comment”: fintanto Shalit non sarà arrivato in territorio israeliano.
In cambio della vita di Shalit verrano rilasciati, come ha specificato il testo dell’accordo stilato da Yoram Cohen, capo dello Shin Bet, il servizio segreto militare d’Israele, 450 prigionieri palestinesi subito. Di questi, 280 erano condannati all’ergastolo, mentre 110 torneranno in Cisgiordania nelle loro case. Di loro, 55 sono militanti di Hamas. Sono 131 i detenuti originari di Gaza che, per l’accordo, verranno rilasciati vicino alla costa. Liberi anche sei cittadini arabi-israeliani. Un secondo gruppo, di 550 detenuti, verrà rilasciato quando Shalit sarà al sicuro
Non verranno liberati, salvo colpi di scena i due leader più importanti nelle carceri israeliane:Ahmed Saadat, segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, e Marwan Barghouti, molto più che un leader di Fatah. Forse l’unico palestinese in gradi di mettere d’accordo tutte la fazioni.
Shalit torna a casa, dunque….
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