E’ iniziato oggi in Grecia lo sciopero generale indetto dai due maggiori sindacati, l’Adedy e la Gsee. Sindacati e movimenti hanno invitato la popolazione a manifestare. La manifestazione terminerà davanti al parlamento, teatro degli scontri tra manifestanti e polizia dello scorso giugno.
L’Adedy e la Gsee sono i sindacati piu’ grandi del paese che rappresentano rispettivamente i dipendenti pubblici e quelli privati.
Si mobilitano tutti i settori. I controllori di volo si asterranno dal lavoro per almeno 12 ore. Sono stati chiusi musei e scuole, in sciopero anche i dipendenti pubblici, gli agenti del fisco, i medici, gli insegnanti, marinai e i tassisti. Negozi alimentari e distributori di benzina resteranno chiusi.
Anche i giornalisti sospenderanno il loro servizio, domani e giovedì i telegiornali non saranno trasmessi, i siti oscurati, e le radio ferme.
“Stiamo per mandare un messaggio forte al governo e al sistema politico – ha affermato Costas Tsikrikas, numero uno dell’Adedy, il maggiore sindacato ellenico del pubblico impiego – Siamo convinti che la partecipazione sara’ enorme”.
Il premier George Papandreou, in un intervento rivolto ai deputati del Pasok ha affermato che “la Grecia è tenuta in ostaggio da scioperi e proteste che non aiutano il Paese.” Ha assicurato che il “governo sta lottando per salvare il Paese dal default”.
Si tratta del quinto sciopero generale dell’inizio dell’anno. In questo periodo il parlamento greco ha preso in esame una nuova serie di misure di austerità il cui voto è atteso per domani, in vista dei vertici europei del fine settimana.
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