Muammar Gheddafi è morto. Le fonti ufficiali del Cnt attraverso i canali delle maggiori agenzie e sulle frequenze della tv qatariota Al Jazeera confermano la cattura e la morte di Gheddafi. C’‘è un video trasmesso dalla tv qatariota che mostra il cadavere di Gheddafi strattonato in una strada di Sirte. Non hanno ancora confermato ufficialmente La Nato e il dipartimento di Stato Usa l’accaduto.
La caduta di Sirte segna la fine di Gheddafi. Le notizie sono molto confuse: i ribelli, in festa da Tripoli a Bengasi, continuano a sparare in aria raffiche di mitra per celebrare quella che dovrebbe essere la fine della guerra civile libica.
Gheddafi è stato catturato all’interno di un tunnel-bunker e davanti ai combattenti del Cnt ha urlato: “Non sparate, non sparate!”. Lo riferiscono gli insorti. Altri dicono che c’è stato uno scontro a fuoco. A quanto pare, Gheddafi è stato ferito gravemente alle gambe e caricato su un’ambulanza diretta a Misurata. Durante il viaggio, però il colonnello sarebbe morto a causa delle gravi ferite
Mentre, il figlio di Gheddafi Saif al Islam dovrebbe essere ancora alla macchia nel deserto libico meridionale. Lo ha detto un membro del Consiglio nazionale transitorio ad al Jazira.
Nelle prossime ore il Consiglio Atlantico potrebbe riunirsi a livello di rappresentanti permanenti per fare il punto sulla missione in Libia e l’eventuale stop alle operazioni. Lo si apprende da fonti diplomatiche secondo le quali tutto dipende dalle comunicazioni ufficiali che giungeranno nelle prossime ore dal Cnt.
L’uscita di scena di Gheddafi “sarebbe una grande vittoria del popolo libico, la Libia sarebbe definitivamente liberata, si potrebbe costituire quel Governo libico che tutti attendiamo per andare verso elezioni democratiche”. Questi i primi commenti del Ministro Franco Frattini alle notizie che sono giunte dalla Libia circa la morte di Muammar Gheddafi in un attacco delle forze del Cnt a Sirte.
La conferma del Cnt sulla morte di Gheddafi “è un dato estremamente importante”, ha poi aggiunto il Ministro, spiegando che “ascolteremo le parole del presidente Jalil”. Intanto, ha sottolineato, “credo che se questa fosse davvero la soluzione sarebbe una grande vittoria del popolo libico, la Libia sarebbe definitivamente liberata, si potrebbe costituire quel Governo libico che tutti attendiamo per andare verso elezioni democratiche”.
La vicenda, ha quindi affermato Frattini, “si è conclusa in modo tragico perché il dittatore si è rifiutato fino all’ultimo di arrendersi alla Giustizia internazionale che non lo avrebbe certamente impiccato ma lo avrebbe giudicato secondo le regole”.
L’azione che ha condotto alla morte di Gheddafi, ha detto ancora il Ministro, “è stata un’operazione del Cnt e di nessun altro”. Da parte italiana c’è stato un ruolo di supporto: “Anche sul terreno, la nostra attività di intelligence è stata sempre presente, non operativamente ma di supporto alle attività del Cnt”.
Diretta Reuters
Diretta Al Jazeera
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