Al via il programma del XVIII Redattore Sociale, un seminario di formazione per giornalisti che l’omonima agenzia di stampa organizza dal 25 al 27 novembre 2011 presso la Comunità di Capodarco di Fermo, nelle Marche.
” Intasano il cervello, provocano sazietà illusorie; e sono ugualmente difficili da ‘curare’. Sono le molte, moderne bulimie legate alla comunicazione: a come informiamo e a come siamo informati”. Questa è l’introduzione di questa tre giorni, dove con i circa 200 giornalisti presenti verranno affrontati come sempre i temi più attuali della professione, in riferimento al sociale e non solo. “Dentro i vari spazi virtuali– continua l’introduzione – nel rumore informativo di sottofondo, ci nutriamo in modo sempre più compulsivo di poche notizie rimasticate all’infinito, di ‘tempo reale’, di cronaca frammentata o seriale, di dichiarazioni, opinioni, indignati commenti anonimi. E poi di curiosità, trash, gossip, simboli, tendenze, e pubblicità…”.
E’ una “abbuffata quotidiana”, che diventa a sua volta “effetto e causa di bulimie di altro tipo, ben più radicate e oramai architravi della nostra pseudo convivenza civile: la bulimia del consumismo (anche spirituale, con un’ondata inarrestabile di trascendentale d’accatto), dei dogmi della ‘legge del mercato’ e della crescita che non ha alternative, della ‘visibilità’, del narcisismo, della difesa dei privilegi e delle rendite di posizione”. Per declinare tutto ciò, per cercare di capire come passare“dalle abbuffate virtuali alla sobrietà dell’informazione”, gli organizzatori hanno chiamato una trentina di relatori provenienti dall’impegno sociale, dalla cultura e dal giornalismo. Tra coloro che hanno confermato (il programma completo sarà diffuso tra pochi giorni), si possono già citare Andrea Bajani, Frieda Brioschi, Paolo Di Stefano, Mario Dondero, Goffredo Fofi, Massimiliano Panarari, Achille Rossi, Marino Sinibaldi, Renato Soru, Marco Tarquinio, Lorella Zanardo.
La questione delle nuove bulimie, “interessa più o meno tutti – spiega Redattore Sociale – ma pone un grave problema ai giornalisti, i più esposti e spesso le prime vittime delle nuove bulimie, che d’altra parte contribuiscono ad alimentare e tenere vive. Come difendersi? Come mantenere in funzione il filtro dello spirito critico?”. Nel seminario si cercherà insomma “di analizzare la forza e i punti deboli del fenomeno, evitando la demonizzazione delle nuove tecnologie e ragionando di eccessi. Per capire se sia possibile una nuova sobrietà nella vita quotidiana, ma anche nel consumo e nella produzione di informazione”.
Anche quest’anno diverse istituzioni hanno bandito borse di studio a copertura delle spese di partecipazione e di viaggio di almeno 35 giornalisti free lance. I bandi finora resi noti sono della Open Society Foundations, degli Ordini dei giornalisti della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, del Sindacato giornalisti Marche.
Il seminario di Capodarco è come di consueto organizzato in collaborazione con le riviste Internazionale e Lo straniero, con l’Ordine nazionale dei giornalisti, la Fnsi e l’Usigrai.
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