Domenica a Chiomonte marcia dei No Tav

Domenica prossima, 23 ottobre alle 10,30, in Val di Susa sono attese migliaia di persone in occasione della manifestazione dei NO TAV. L’obiettivo di questa nuova dimostrazione sarà quello di riuscire ad aprire dei varchi nelle reti che proteggono il cantiere della Torino – Lione.

Dalla scorsa mezzanotte l’area  – una superficie di 4,8 ettari –  attorno al cantiere per il ‘cunicolo esplorativo’ della Torino-Lione, alla Maddalena di Chiomonte in Val Susa e’ off limits è entrata in vigore l’ordinanza del Prefetto di Torino. La zona e’ inaccessibile a chiunque, fino alle 7 di lunedì prossimo: vie cittadine e tratti di strade provinciali, ma anche sentieri, prati e boschi di Chiomonte e Giaglione.

Un atto privo di intenti violenti, affermano gli organizzatori della protesta, che vuole solo affermare l’impossibilità di proseguire i lavori di quest’opera imposta con la forza e in modo non democratico.  Ma a vigilare che nessuno provi a violare la ‘zona rossa’ ci saranno centinaia di uomini e il numero delle forze dell’ordine impegnate il giorno della manifestazione sarà di circa 2.000 unità. “L’obiettivo è di arrivare alle reti, in modo pacifico”, sottolinea un giovane del centro sociale Askatasuna ricordando lo slogan della giornata ‘Diamoci un taglio’. Il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota non si stanca di ripetere “l’appello a tutti perché si tengano lontano dalla violenza. Chi usa la violenza – prosegue – non fa neppure gli interessi di chi è contro la Tav. Danneggia prima di tutto la Valle di Susa e l’immagine di questo territorio”.

Apparentemente quindi domenica non ci dovrebbero essere incidenti intorno al cantiere di Ltf. Resta forte, tuttavia, il timore di infiltrazioni di violenti. I sindaci ‘No Tav’, a parte qualche caso isolato, non sfileranno nel corteo, ma si raduneranno nella sede della Comunità Montana dove è stata convocata l’unità di crisi.