Si è tenuta stamattina presso la sede della Croce Rossa italiana di L’Aquila una conferenza stampa per illustrare il lavoro svolto nell’anno 2011 dalle diverse componenti di Croce Rossa nell’ambito dell’assistenza post sisma alla popolazione aquilana. Nel corso della conferenza si è parlato anche dei progetti proposti nell’anno 2012 e del nuovo assetto di Croce Rossa che prevede la suddivisione in Comitato provinciale e Comitato.
“Sono stati due anni, quelli succeduti a seguito del sisma del 2009, di lavoro intenso.- dichiara Carla Lettere, Commissario del Comitato Provinciale- Dopo la riapertura nel Luglio 2010 della sede storica di Croce Rossa italiana danneggiata dal sisma del 2009 e dopo la riattivazione di tutti i servizi istituzionali come l’assistenza alla popolazione e l’ambulatorio delle Infermiere volontarie abbiamo preso atto delle difficoltà logistiche che impedivano all’utenza di arrivare direttamente in sede, che la necessità era quella di far sentire la nostra presenza direttamente nei nuovi insediamenti sorti dopo il sisma. Infatti abbiamo riscontrato la necessità soprattutto da parte degli anziani di avere qualcuno con cui parlare per uscire da un isolamento forzato dovuto alla disgregazione di una società aquilana nel periodo post sisma”. Così Carla Lettere spiega l’importanza di “Ambulatorio mobile”, il progetto che ha impegnato maggiormente i volontari nel corso del 2011. Sono stati 3000 i contatti attivati dal servizio che compone il corpo dei volontari operanti in Croce Rossa (Infermiere Volontarie, Corpo Militare, Pionieri, Volontari del Soccorso e Sezione femminile. Il servizio è stato attivato nel dicembre 2010 con una squadra di volontari presenti a cadenza bisettimanale o settimanale. Oltre a garantire alcuni esami clinici come la misurazione della pressione e della glicemia, Ambulatorio Mobile ha svolto per la prima volta una funzione di ascolto, in particolare per la popolazione anziana e per chi trova difficoltà nel muoversi dalla propria abitazione.
“Chiedono di non essere lasciati soli, di non essere abbandonati. Siamo stati accolti come amici”Carla Lettere spiega, con queste parole, l’urgente bisogno di assistenza della popolazione di cui si sono occupati fino ad oggi. L’attenzione è rivolta in particolar modo agli anziani che maggiormente manifestano il disagio di un abbandono e di un disorientamento dovuto al fatto che sono venuti a mancare le usuali strutture presenti sul territorio che, da una vita, hanno costituito rassicurazione e certezza. Nel corso del 2011 si è rivelata fondamentale l’attivazione del progetto di telesoccorso e di tele conforto nei gruppi periferici della Croce Rossa dislocati a San Demetrio ne’ Vestini, Rocca di Mezzo e Castel del Monte: la chiamata di un volontario costituisce per una persona anziana un evento fisso nel corso della settimana, divenuto irrinunciabile perché funge da valido sostegno affettivo e costituisce una piacevole abitudine.
Il lavoro non è stato limitato a fornire il servizio di Ambulatorio mobile ma sono stati studiati e tarati diversi progetti, a seconda delle mutate esigenze del territorio: si è manifestata vicinanza ai giovani grazie alle campagne informative sulle malattie sessualmente trasmissibili, l’uso di alcool e sostanze stupefacenti. La presenza dei pionieri (gruppo dei giovani volontari) è stato presente durante le serate fuori i locali, laddove l’utenza poteva essere numerosa.
L’assistenza si rivela fondamentale quando a richiedere aiuto sono mamme in difficoltà e persone che devono affrontare serie patologie: l’assistenza è a tutto tondo, da quella economica (mediante fornitura di pannolini, latte in polvere, omogeneizzati e corredini) a quella psicologica.
I dati riguardanti la percentuale di assistiti a distanza di due anni sottolinea l’esigenza di un’azione capillare di assistenza che Croce Rossa vuole portare avanti anche grazie alla creazione di una rete di associazioni: le famiglie italiane assistite sono passate dal 35% del 2008 al 48% dell’anno in corso. La situazione post sisma ha infatti portato conseguenze gravissime su tutti i fronti, in primis, il fatto di aver contribuito ad una disoccupazione e un conseguente aumento della povertà, che spinge le famiglie aquilane (non solo le famiglie di extra comunitari) a chiedere aiuto.
Il prossimo evento organizzato a breve dalla Croce Rossa di L’Aquila è previsto per il prossimo 8 novembre alle ore 15.00, quando verranno consegnate borse di studio per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado ritenuti particolarmente meritevoli ma impossibilitati da sfavorevoli condizioni economiche. “4 borse di studio su 6 sono destinate a studenti stranieri; 5 su 6 sono destinate a studentesse” Dato significativo, ha fatto notare Carla Lettere, e importante nel riconoscimento dell’apporto culturale fornito da classi che nella società sono ancora molto deboli.
Elisa Giandomenico
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