La famiglia di Muammar Gheddafi ha deciso di sporgere denuncia alla Corte penale internazionale dell’Aia, con l’accusa di “crimini di guerra”. L’avvocato francese di Gheddafi, Marcel Ceccaldi ha affermato che la famiglia “ha presentato una denuncia per crimini di guerra perché non conosce le circostanze della sua morte. Ci sono degli elicotteri della Nato che hanno sparato sul convoglio a bordo del quale si trovava il colonnello. Il convoglio non presentava alcun rischio per le popolazioni. Si tratta dunque di un omicidio programmato dalla Nato”.
Il raìs è stato sepolto in un luogo segreto del deserto libico, i dai dell’autopsia eseguita sul corpo non è stata ancora diffusa dal Consiglio nazionale di transizione. Il capo del Cnt, Jalil Abdul, ha chiesto alla Nato di continuare la missione libica fino a fine anno. ”Speriamo che la Nato prolunghi la sua permanenza sino al termine del 2011 per sostenere noi e gli Stati vicini”, ha detto Jalil. La richiesta mira a “impedire il traffico illegale di armi in questi Paesi e a proteggere i cittadini libici dai pochi gruppi rimasti di truppe lealiste che si sono rifugiate negli Stati confinanti”.
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