“Straordinari i primi risultati della campagna nazionale contro i canoni neri promossa dall’Unione Inquilini, a Roma finora rimarranno nelle tasche degli inquilini che hanno registrato i contratti in nero, 315 mila euro al mese, 3,7 milioni di euro all’anno e 30,24 milioni di euro nell’arco 8 anni di contratto. E l’Agenzia delle entrate ha incassato almeno 500.000 euro”. Lo afferma Massimo Pasquini, della segreteria Unione Inquilini di Roma e del Lazio.
“In poco piu’ di due mesi, anche se le prime registrazioni sono del luglio 2011, l’Unione Inquilini di Roma ha assistito nella registrazione dei contratti in nero da parte degli inquilini circa 450 persone, lavoratori, studenti, giovani e immigrati. In base al decreto legislativo 23 del 2011 gli inquilini che registrano i contratti in nero, anche di camere, presso le Agenzie delle entrate, hanno dal momento della registrazione un contratto di anni 4+4 e un canone annuo pari a tre volte la rendita catastale dell’unita’ immobiliare occupata. I dati relativi a queste prime registrazioni sono straordinari: la media di riduzione dell’affitto rispetto al canone a nero non e’ mai inferiore al 70%; la media del risparmio mensile, per registrazione, sul canone a nero e’ di circa 700 euro; i 450 inquilini che hanno proceduto alla registrazione dei canoni in nero trasformandoli in contratti regolari con canoni bassi derivanti dall’applicazione della legge hanno ricevuto un risparmio mensile di 315.000 euro (circa 700 milioni delle vecchie lire) ovvero, in un anno risparmieranno oltre 3,7 milioni di euro (circa 7 miliardi delle vecchie lire) e nell’arco degli 8 anni del contratto avranno avuto un risparmio, rispetto al canone nero, di 30, 240 milioni di euro (circa 60 miliardi delle vecchie lire), soldi rimasti nelle tasche di inquilini prima vessati dai canoni neri ed ora con contratto regolare, una vera battaglia anticrisi; con le registrazioni da noi assistite l’Agenzia delle entrate ha avuto un introito di oltre 500.000 euro (circa un miliardo delle vecchie lire). Gli inquilini hanno ottenuto cosi’ un triplo risultato: la stabilita’ abitativa con un contratto regolare di 8 anni; un canone basso; sono state sottratte risorse agli speculatori che affittano case con contratti a nero e senza registrazione, ottenendo al contempo un innalzamento del reddito e una migliore qualita’ della vita avendo piu’ soldi a disposizione”.
“Segnaliamo come estremamente negativo – conclude la nota – l’atteggiamento degli uffici delle Agenzie delle Entrate che, non tenendo conto delle campagne televisive contro gli evasori fiscali, ne’ della circolare nazionale del 1 giugno 2011, continuano a frapporre difficolta’ agli inquilini arrivando al punto che i vari uffici applicano meccanismi diversi e troppo spesso divergenti tra loro, in quanto i funzionari applicano meccanismi diversi per la registrazione”.
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