Siti web e blog si sono già mobilitati: «È un altro attacco alla liberta del web». Basta scorrere i molti commenti presenti sui gruppi di Facebook per rendersi conto dei toni della protesta anti-SIAE che chiede i diritti anche sulla musica trasmessa nei trailer. Per la Siae, invece, è una “regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali», ma mai applicata.
In merito alle reazioni della rete e sulla questione musica nei trailer, sul sito della SIAE viene precisato che:
1) I produttori dell’ANICA, che sono i proprietari dei trailer, pagano alla SIAE i compensi per l’uso della musica. La Licenza che hanno negoziato tre anni fa con la SIAE è comunque successiva al contratto standard per i Video on Demand. Questo tipo di licenza, che la SIAE ha pubblicato nel 2005, riguarda tutti i contenuti audiovisivi. La licenza è stata offerta – a seguito di controlli documentati – a quei siti commerciali di trailer che finora hanno evitato di rispettare i diritti sulla musica.
2) La tariffa attuale copre fino a un massimo di 10 ore di musica che, per trailer di 15-30 secondi, significa poter inserire nel sito fino a 200 trailer contemporaneamente.
3) I compensi sono parametrati sui siti commerciali, che vendono pubblicità e fanno business sui contenuti. Ed è a queste imprese che la SIAE si è rivolta per chiedere il rispetto del diritto d’autore.
4) I maggiori quotidiani in rete hanno da anni una licenza della SIAE che copre la musica nei trailer e altri contenuti musicali, anche se questi non sono la parte principale della loro della loro offerta al pubblico.
Il problema per i blogger e della libertà del web sembrerebbe, dunque, risolto poiché la SIAE si sarebbe rivolta solo alle imprese che fanno profitto. Attacco sventato?
M.R.
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