La ricerca ‘’Giornalismo, il lato emerso della professione” che sarà presentata il 4 novembre a Roma, in occasione della quarta giornata della Campagna lanciata nel 2008 dalla Federazione europea dei giornalisti “Stand Up for Journalism”, rivela che sono almeno 50 mila i giornalisti ‘’sommersi’’, che non hanno alcuna posizione all’Inpgi. Continuano ad aumentare gli iscritti all’Ordine, cresce (ma si impoverisce ulteriormente) il lavoro autonomo, cala il lavoro subordinato e sparisce il turnover nelle redazioni mentre gli “attivi” continuano a invecchiare. Si approfondiscono anche le differenze di reddito fra lavoro subordinato e lavoro autonomo, all’ interno del quale solo il 26% degli iscritti ha un reddito annuo lordo superiore ai 10 mila euro. Fra i 25 mila autonomi e parasubordinati la percentuale di chi denuncia redditi inferiori al 5.000 euro lordi all’anno è cresciuta fra il 2009 e il 2010 dal 55,3 al 62% . Solo un giornalista su dieci denuncia un reddito superiore ai 25 mila euro (10,4%). Tra i dipendenti a tempo indeterminato oltre 6 giornalisti su 10 hanno un reddito superiore al 30 mila euro lordi. La Campagna è dedicata quest’ anno al problema del lavoro precario e della difesa dei freelance.
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