Il referendum per approvare le misure d’austerità, è veramente un atto di follia di Papandreou? O è una valutazione molto accurata, sebben rischiosa. Intanto a poche ore dal G20 di Cannes, l’Ue e l’Fmi bloccano gli aiuti alla Grecia in attesa del referendum convocato da Atene che dovra’ avvenire presto, forse gia’ il 4 dicembre prossimo e che dovra’ chiarire se Atene vuole o meno restare nell’euro.
Il presidente francese Sarkozy e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. in una dichiarazione congiunta a Cannes hanno detto: “Abbiamo detto chiaramente alla Grecia che la sesta tranche del finanziamento potrà essere versata dall’Europa soltanto quando la Grecia avrà adottato l’accordo di Bruxelles del 27 ottobre.”. Da Francia e Germania arriva dunque l’aut aut: la Grecia deve decidere, “Vogliamo che la Grecia resti nell’euro”. Lo affermano in una conferenza stampa congiunta del presidente Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel
Evangelos Venizelos,il ministro delle Finanze greco, ha dichiarato la propria contrarietà al referendum sul debito e sulla permanenza nell’euro proposto dal premier George Papandreou. “Il posto della Grecia nell’euro, è una conquista storica del popolo greco che non può essere messa in discussione”. Per Papandreou il popolo greco prenderà la decisione giusta, ha detto: “Credo che il popolo greco abbia la saggezza e la conoscenza per prendere le decisioni corrette che garantiscano la permanenza del paese nell’eurozona”.
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