“Un miliardo di ore circa di cassa integrazione autorizzate, questo il risultato ormai certo per il 2011 dopo la diffusione del dato di ottobre e che delinea un sistema produttivo stremato”. E’ il commento del segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, sui dati della cassa integrazione diffusi dall’Inps, nel sostenere che “il raffronto col mese o con l’anno precedente non da’ l’esatta idea del fenomeno”.
Nel 2008, infatti, ricorda il sindacalista, “anno solo parzialmente interessato dalla crisi, le ore totali autorizzate erano state 227 milioni: a tre anni di distanza, dopo record storici battuti, siamo ancora al quadruplo di utilizzo di ore di Cig”. E’ questa quindi per Fammoni “la fotografia di un sistema produttivo che non riprende e di una occupazione che continua a subire effetti drasticamente negativi per la pervasivita’ e la forza della crisi e per le scelte sbagliate del governo”. Secondo il dirigente sindacale le prospettive per il prossimo anno sono critiche. “Il calo registrato- sottolinea- non significa riassorbimento di tutti i lavoratori ma anzi si passa dalla cassa al licenziamento. Come soluzione il governo vuole varare una norma sui licenziamenti, una scelta sbagliata in se e una oggettiva incentivazione per le aziende a procedere all’espulsione. Occorre una svolta e dare una priorita’ evidente al lavoro. Non c’e’ niente di questo nelle scelte di un governo scaduto, che anzi usa la crisi per tagliare diritti”, conclude Fammoni ricordando la manifestazione del prossimo 3 dicembre a Roma.
“Nel mese di ottobre le ore richieste di cassa integrazione si riducono nel complesso del 4% rispetto a settembre. Nonostante il calo tendenziale che si registra rispetto ad ottobre di un anno fa, il complesso delle richieste rimane attestato sugli 80 milioni di ore, un livello che non consente alcun ottimismo”. È quanto sostiene in una nota il segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini, commentando i dati Inps sulle ore richieste per l’utilizzo della cassa integrazione.
“Due dati in particolare segnalano l’aggravamento della situazione- sottolinea Santini- per i lavoratori coinvolti: la crescita di quasi il 7% della Cassa straordinaria, utilizzata per le crisi strutturali e la crescita rispetto ad un anno fa delle domande di indennita’ di disoccupazione. I dati Inps, letti insieme a quelli recentissimi diffusi dall’Istat, che hanno registrato un forte balzo in avanti del tasso di disoccupazione e la perdita di 76.000 posti di lavoro in un solo mese, descrivono un autunno difficile per il lavoro”. In attesa di conoscere il dettaglio delle misure che entreranno nel maxi emendamento alla legge di stabilita’ (incentivi all’ apprendistato, facilitazioni al part time, misure per l’inserimento lavorativo delle donne) “si puo’ prevedere che esse possano dare un contributo per favorire l’occupazione, anche se appaiono ancora deboli e poco mirate all’effettivo sostegno a nuove assunzioni. A fronte dell’entita’ della Cig rimangono urgenti misure di politica attiva per la riqualificazione e il reimpiego dei lavoratori , cosi’ come la concreta attuazione di misure gia’ decise, quali l’avvio del credito di imposta per le assunzioni nel Mezzogiorno”.
Infine, per contrastare Cig e disoccupazione, conclude Santini, “e’ necessario colmare la gravissima lacuna nella lettera inviata dal Governo all’Ue, relativa alla predisposizione di misure e risorse per sostenere la crescita, a partire dalla soluzione delle gravi crisi industriali in preoccupante crescita e dai settori ad alta intensita’ occupazionale, quali costruzioni e servizi”.
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