Mauro Pagani e i 56 artisti italiani che hanno promosso l’iniziativa discografica “Domani” vengano a L’Aquila, per capire qual è lo stato dell’arte della ricostruzione. Ora grazie alla denuncia di Pagani, che fa seguito a quella di Jovanotti un anno fa, gli italiani capiranno un po’di più di cosa sta accadendo veramente a L’Aquila; quali lentezze burocratiche e quali pastoie ci strangolano e rallentano la ricostruzione. Già un anno fa mi ero attivata per i fondi bloccati, raccolti con la canzone Domani.
Jovanotti aveva denunciato l’accaduto sulla prima pagina della Stampa e a seguito di questo avevo scritto al ministro Bondi per chiedere chiarimenti.
Dal Ministro non ho ottenuto risposta, ma diede un chiarimento al cantante, affermando che quei fondi erano nelle disponibilità del Commissario per la ricostruzione Chiodi. Sempre l’ex ministro, in occasione di una sua visita a L’Aquila nel settembre 2010, comunicò di aver dato l’incarico di progettazione per il Conservatorio alla Soprintendenza.
Oggi sulla stampa il vice commissario Marchetti scarica le responsabilità sempre sulla Soprintendenza. Assistiamo al solito assurdo e sfiancante gioco dell’oca, ma nel frattempo i fondi rimangono bloccati, i nostri luoghi di cultura chiusi, la ricostruzione al palo.
Altro che piani di ricostruzione di cui continua a parlare il Commissario Chiodi. Se il Conservatorio e il Teatro non sono ancora aperti al pubblico non è certo per mancanza dei piani di ricostruzione. Dopo questa ennesima richiesta di chiarimenti da parte dei promotori del disco “Domani”, il Comune si farà parte attiva. Ma stavolta non ci limiteremo a scrivere al Commissario, piuttosto che al Ministro, per conoscere la verità e per chiedere trasparenza. Ci attiveremo affinchè venga promosso un incontro, al quale siano presenti tutti i soggetti interessati, compresi promotori, per sbloccare e rimuovere tutti gli ostacoli.
Stefania Pezzopane
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